Il capolavoro di George Bizet chiude la 48esima Stagione lirica della Provincia di Lecce. Si alza il sipario, mercoledì 27 dicembre alle 20.45 (bis il 29 alle 18) su Carmen, certamente l’opera più nota e più rappresentata del compositore francese, quattro atti su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy tratti dall’omonima  di Prosper Mérimée. Il libretto racconta della sigaraia Carmen che seduce, prima, Don José, un giovane brigadiere di servizio a Siviglia, poi il torero Escamillo, trascinando entrambi in fughe e scontri. In nome della libertà di amare, Carmen finirà intrappolata dalla cieca e incontrollata gelosia di José che la ucciderà. Il cast: a vestire i panni della bella e sensuale zingara protagonista è il mezzosoprano Annunziata Vestri, Micaela sarà Angela Nisi (Maria Cristina Napoli il 29), a prestare voce e volto al sergente Don José sarà il tenore Dario Di Vietri, e poi  Steponas Zonys (Escamillo), Francesco Saverio Venuti (Moralès), Michele Antonetti (Zuniga), Giuseppe Esposito (Dancaïre), Andrea Schifaudo (Remendado ), Floriana Cicio (Frasquita), Caterina Dellaere (Mercédès ), Elisabetta Fucci (Carmencita). Dirige l’Orchestra Filarmonica di Lecce il maestro Marcello Mottadelli, direttore artistico del Teatro Bellini di Catania. La regia è di Giandomenico Vaccari, scene e costumi firmati da Pier Paolo Bisleri, coreografie di Elisa Barucchieri. Cantano il Coro Lirico di Lecce e il Coro di Voci Bianche, danza Resextensa Dance Academy. Lo spettacolo avrà una veste multimediale. Sul fondale saranno proiettate, durante il corso dell’azione drammatica, le immagini dei pensieri, delle visioni, delle angosce, degli incubi, delle ossessioni della protagonista. E a tratti riapparirà Carmen bambina, piccola, indifesa, vestita di rosso sangue. Con la sua nuova opera Bizet sconvolse totalmente la tradizione dell'Opéra-comique, sia nella forma sia nell'essenza, innovando il teatro musicale e preannunciando per certi versi aspetti del verismo, e avendo ben presente riferimenti a un autore da lui molto amato, Giuseppe Verdi. il musicista riuscì ad attuare un grandioso spazio sonoro mai ascoltato prima, con una varietà tale di aspetti strumentali che vanno da situazioni nettamente sinfoniche ai richiami che, con cantanti e orchestra, realizzano un uso particolare dei motivi ricorrenti, ora appena accennati ora intensi e coinvolgenti. Questa strumentazione così duttile e capace di creare ogni situazione, dal tono giocoso al drammatico, ha suscitato grande ammirazione nella generazione di musicisti successivi. Richard Strauss affermò che se uno studente avesse voluto imparare la tecnica della strumentazione non avrebbe dovuto guardare alla musica di Wagner bensì alla partitura della Carmen.  Tra le due rappresentazioni, il 28 dicembre alle 20.45, il Concerto Lirico Great Caruso, che vedrà protagonisti i tre vincitori del Concorso Internazionale «Tito Schipa»  per giovani cantanti lirici, realizzato dalla Provincia e dall’Associazione Amici della Lirica. Gli artisti eseguiranno brani celebri tratti dal grande repertorio lirico di Caruso, accompagnati al pianoforte da Roberto Corlianò insieme al Coro Lirico di Lecce diretto da Vincenza Baglivo. Biglietti da 10 a 60 euro, disponibili anche su Vivaticket.com. Info e biglietteria: 0832/241468.