Dalle stelle alle stalle, dalla cocente disfatta alla gloria, esplode così il “Via del Mare” per la spettacolare e rocambolesca vittoria contro la Fiorentina, in una partita apertissima, che ci ha regalato emozioni fino all’ultimo istante. Un successo importante, che riporta il sereno in casa giallorossa, che dà fiducia e morale, frutto di un atteggiamento finalmente deciso, determinato, scaturito più dal cuore e dal carattere della squadra che da particolari accorgimenti tattici. I giallorossi non si sono dati per vinti e sono stati premiati dalla sorte e dai gol. Guardiamo con maggiore ottimismo al futuro, la lotta per la salvezza ovviamente non finisce qua, anzi, già contro il Bologna nella prossima sfida in trasferta sarà difficile.

I felsinei guidati dall’emergente tecnico Thiago Motta sono in lotta per un posto in coppa, autentici outsider, costituiscono la vera sorpresa del campionato. Non sarà facile, la squadra rossoblù è molto equilibrata in ogni ruolo e reparto, dai vari Posch, Calafiori, Freuler, Ferguson, ai talentuosi emergenti Fabbian e Zirkzee. Un osso duro, e poi ci aspetta il redivivo Torino ancora fuori casa. Mantenere alta la concentrazione e la determinazione sono ora di vitale importanza, non culliamoci sugli allori, questo Lecce giovane ha i mezzi per fare bene, a patto che tenga alta la tensione agonistica. Scorrendo la classifica vediamo che la capolista vincendo il derby d’Italia prova ad allungare il passo, mentre il Lecce torna a dominare la parte bassa con i suoi 24 punti.

Dopo due giorni di riposo concessi dal mister, bisogna preparare bene la prossima sfida al Dall’Ara. Il campionato entra nel vivo, con avversari agguerriti e mai domi. Raccontare brevemente il film della partita vissuta non è facile, la gioia finale sugli spalti gremiti è stata incontenibile, così come lo è stata in ogni luogo dove il match del “Via del Mare” era in onda. Dorgu, riprendendo la respinta del portiere sul tiro di Krstovic, ha segnato la sua prima rete in serie A al 92’, regalandoci una vittoria sofferta e bellissima. Una di quelle da ricordare, da incorniciare, da almanacco del calcio giallorosso. Eppure sono stati i viola con un prolungato possesso palla fin dai primi minuti a voler fare la partita, scesi in terra salentina per vincere.

Ma è il Lecce ad avere le occasioni migliori per passare con la traversa di Kaba e sul rimbalzo il colpo di Almqvist respinto d’istinto dal portiere viola. Al 17’ arriva l’acuto di Oudin su punizione che s’infila sotto la barriera, Lecce in vantaggio. Ci prova Krstovic a chiuderla con una girata che si stampa sul palo, poi Blin e Krstovic ancora pericolosi tra fine primo tempo e secondo. Nella ripresa arriva la sassata improvvisa del pareggio al 50’ con un diagonale a fil di palo di Mandragora, entrato nella ripresa. Banda si divora l’occasione per riportare il Lecce in vantaggio, sparando malamente il pallone su Terracciano. Poi accade quello che non ti aspetti se anche Falcone, sempre fra i migliori, commette un errore marchiano, grossolano, servendo sul piatto d’argento il raddoppio di Beltran al 67’.

Gelo sul “Via del Mare”, un’altra disfatta, ancora più brutta, sembra aleggiare sul campo. Lecce a trazione anteriore nei minuti finali, con Piccoli in campo insieme a Krstovic, Sansone e Almqvist sulle fasce, i due attaccanti dimostrano di poter giocare bene insieme ed essere più concreti, qui mister D’Aversa dovrebbe far tesoro di questo “provvisorio” assetto tattico. Ma c’è la traversa di Belotti, da poco entrato nella mischia, a far tremare i tifosi. Parte così la riscossa del Lecce tutto cuore e volontà, si concretizza al 90’ con uno stacco imperioso di Piccoli, che di testa acciuffa il pareggio, e poi come abbiamo già raccontato l’apoteosi con Dorgu, pronto a riprendere la respinta dell’estremo difensore viola. Un Lecce stordito ribalta il ko nella 23ma giornata di campionato, gara emozionante ed entusiasmante, vittoria meritata sul campo. 

Stefano Bonatesta