Sette storie che raccontano di crisi e di rinascite, di scoperta – degli altri e di sé stessi – di radici e di ricordi. È un crescendo di emozioni quello che Flavia Pankiewicz ci regala mentre leggiamo (e viviamo) le pagine del suo libro Lei, edito per i tipi di Edizioni Milella. Una raccolta di sette racconti accuratamente selezionati dall’autrice tra quelli che hanno scandito l’incedere dei suoi successi, tra premi e riconoscimenti, tra inediti e, soprattutto, tra quelli che hanno lasciato un segno nel suo animo raffinato. Conducono tutti, attraverso percorsi diversi, a indagare sull’animo umano, sul legame indissolubile tra passato e presente, sul senso della vita. Sono sette storie in cui protagoniste indiscusse sono le donne, di ieri o di oggi, raccontate in prima persona o da io narranti ma sempre e comunque interpreti di vite intense e di messaggi positivi. Donne perfettamente disegnate nei loro profili che vivono in un contesto descritto con minuziosità, realismo, dovizia di particolari e raccontate con un lessico ben misurato e uno stile elegante, immediato e lineare. Sette racconti che apparentemente vivono di vita propria ma che a ben esaminarli si fondono in un’unica costruzione, compatta e coerente con i sentimenti espressi da ogni storia e con i messaggi che, palesemente o cripticamente, lanciano al lettore. Sono i sentimenti che riaffiorano dal seppiato di vecchie foto, racconti di memoria che riporta in vita persone scomparse, ricongiungimenti inaspettati, forza di volontà, casi e scherzi della vita. I racconti di Flavia sono tenuti insieme da un fattore comune: l’amore, sentimento narrato e descritto in tutte le sue diverse coniugazioni ed hanno sullo sfondo il paesaggio della terra salentina, descritto con i colori dell’attaccamento ad essa dell’autrice. Ed è un crescendo, un lievitare di emozioni e di impulsi che trovano la loro massima espressione in Lei, ultimo dei sette racconti cha dà il titolo alla raccolta, una storia che inizia negli anni della Seconda Guerra Mondiale e arriva fino ai nostri giorni. Una storia di guerra e di ricostruzione, di ripartenza, di rinunzie «all’amore» e rinunzie «per amore», di sacrifici; una storia che profuma di desco familiare, di sogni realizzati in cui, a coronare la delicatezza del racconto, si incastonano come gemme i versi di Kahlil Gibran e la speranza che di ogni storia e di ognuno di noi e delle nostre azioni resti memoria per sempre. Il libro ha ricevuto lo scorso novembre il Premio Speciale Milano Donna nell'ambito del Premio Letterario Milano International. Flavia Pankiewicz, giornalista e scrittrice, è nata a Lecce da padre polacco e madre italiana. Ha pubblicato, tra l’Italia e gli Stati Uniti, articoli, saggi, biografie, racconti, un romanzo e una raccolta di poesie. Ha collaborato a lungo con La Gazzetta del Mezzogiorno su letteratura, società americana, comunità italoamericana e patrimonio storico-artistico, ambientale e paesaggistico della Puglia. È stata fondatore e direttore responsabile di Bridge Puglia USA, rivista in lingua inglese di cultura e turismo nata per promuovere la Puglia negli Stati Uniti. Dal 2020 è tornata a dedicarsi alla scrittura creativa ottenendo premi e riconoscimenti. Nello stesso anno è stata tra i vincitori del Progetto Hamlet della Regione Puglia, per la valorizzazione dei borghi minori attraverso lo storytelling, con il suo racconto Ferragosto con Julian e ha ottenuto la «menzione al merito» al Premio Internazionale Dostoevskij con il suo racconto Torino-New York. Nel luglio 2021 si è classificata prima al Premio Letterario Nazionale «Melina Doti» con il suo racconto Altrove (Presidente di Giuria la giornalista Rai Carmen Lasorella).
Il libro sarà presentato venerdì 23 febbraio 2024 alle ore 18 nella Sala Consiliare «Mario Gorgoni» del palazzo ducale dei Castromediano a Cavallino. Ad aprire la serata saranno i saluti del sindaco della Città di Cavallino Bruno Ciccarese Gorgoni, mentre a dialogare con l’autrice sarà Salvatore Cosentino, magistrato e autore teatrale.