Se il Lecce è ormai in vacanza, non si può dire altrettanto della società, che si è messa al lavoro il giorno dopo la fine del campionato, per portare avanti il progetto tecnico con la programmazione della prossima stagione di serie A. Da più parti si auspica che la squadra sia confermata in blocco e con due innesti validi possa disputare il prossimo campionato con l’obiettivo di centrare la storica terza salvezza di fila in A. Sappiamo, invece, che il club giallorosso per fare cassa dovrebbe cedere qualche pedina importante, poi con il dg Corvino e il ds Trinchera si cercheranno nuovi talenti da lanciare nel Lecce. La politica societaria portata avanti con coerenza ed intelligenza negli anni passati ha dato sempre dei buoni risultati.
Mister Gotti, riconfermato per contratto (rinnovo automatico in caso di salvezza) si è preso qualche giorno per confermare la sua permanenza in giallorosso, ma escludiamo colpi di scena. Ben altra cosa sono i calciatori richiesti sul mercato. Banda ed Almqvist avevano le quotazioni migliori, poi gli infortuni ne hanno condizionato il rendimento. Almqvist e Piccoli potrebbero tornare alle loro squadre di origine per fine prestito. Richieste o interessamenti ci sono per Gallo, Gendrey, Dorgu, Falcone, Krstovic, Baschirotto e compagni. La compagine giallorossa ha dimostrato di valere con una salvezza in anticipo. Federico Baschirotto, autentica colonna del Lecce, ha espresso apertamente il desiderio di rimanere nel club giallorosso dove si trova bene. Sarebbe bello se diventasse una bandiera del calcio leccese, l’attaccamento alla maglia è ormai una virtù rara.
Intanto, al francese Blin è stato prolungato il contratto, il giocatore si è distinto per la sua duttilità in campo e il rendimento costante. Insomma, poter confermare tutta la squadra, affidabile e solida, sarebbe positivo, ma il Lecce dovrà privarsi di qualcun per portare nelle casse della società qualche soldino. In questo modo, nuovi talenti da scoprire approderanno nel Lecce. Adesso, provare ad immaginare la squadra di domani è veramente difficile. Non escludiamo che tutto possa ruotare intorno a Ramadani e Blin, con Baschirotto e Pongracic ancora in difesa e il lancio definitivo di Pierotti. Potrebbero essere confermati anche Oudin, Rafia, Gonzalez, Kaba e chissà se ritornerà l’attaccante Rodriguez (ceduto in prestito). Sicuramente la società ha le idee chiare su come muoversi ed avrà già stilato una bozza di programma per portare avanti il progetto tecnico, del quale parlano i risultati.
Il Lecce ha chiuso la stagione 2023-24 al 14mo posto con 38 punti, 8 vittorie, 14 pareggi e 16 sconfitte, 32 reti fatte e 54 subite. Un tabellino di tutto rispetto per una provinciale, così come ha confermato il dg Corvino nell’ultima conferenza stampa, una stagione straordinaria al netto di critiche infondate e controproducenti. Ricordiamo che l’anno scorso il Lecce si salvò a quota 36 punti, all’ultima giornata. A Napoli, al Maradona, abbiamo visto una partita insipida, finita a reti bianche. Palo di Dorgu nel primo tempo, poi il Lecce bravo soprattutto nella ripresa a non subire gli assalti dei partenopei. Se il Lecce gongola, Empoli, Frosinone ed Udinese hanno lottato fino all’ultimo istante per la salvezza, alla fine è retrocessa la squadra ciociara di Di Francesco.
Questo è il calcio, si vince e si perde costantemente, per questo non bisogna dare nulla per scontato e occorre sostenere con passione ed equilibrio la propria squadra in qualsiasi momento. Il prossimo torneo, a giudicare dai primi movimenti di mercato, tra cambi di allenatori e calciatori, si annuncia più avvincente, tra lotta per lo scudetto e salvezza sono tante le squadre coinvolte, più forti, più complete e via dicendo. Non sarà facile per il Lecce, diciamolo francamente, ma speriamo di trovare presto con mister Gotti, squadra e società il giusto mix vincente, nel solco tracciato da tempo, per la gioia dei tifosi.
Stefano Bonatesta