Un libro intenso e dalla ricerca profonda, nonostante il titolo possa ingannare. Si intitola Le sottane di Dio (Il Raggio Verde), il libro che segna l’esordio nella narrativa del giornalista Francesco Buja, un titolo apparentemente irriverente e una sequenza di personaggi decadentisti calati nelle atmosfere novecentesche. Insomma, «un libro dannunziano», come lo definisce Raffaele Polo nella sua prefazione. Che poi dice ancora: «Francesco Buja si diverte a ricreare un mondo lontano nel tempo in cui Franco, insoddisfatto dongiovanni con ritmi e accenti sempre ben calibrati attorno all’idea di quel “superominismo” che fu protagonista della letteratura e dello spettacolo (cinema e teatro) più popolari negli anni Trenta, ritrova sé stesso in quel patto con Dio che diventa storia di una sofferta ma ricercata conversione. Come in uno scenario onirico, l’autore fa muovere i suoi personaggi tra un frusciare di merletti e la moda classica dei giorni nostri, percorrendo con auto fuoriserie itinerari che ci aspetteremmo percorsi da carrozze con le tendine abbassate. E anche il mondo del giornalismo è ancora della carta stampata e i telefonini non ci sono, e neppure i computer... Ma i rapporti con le donne, giovani e meno giovani, sono i necessari stereotipi che avvicendano Marchese e cameriere nell’eterna passione che, anche per il Vate, erano gli amori ancillari». L’ambientazione della storia è tra le più belle strade e piazze di Roma e Rimini con il porticciolo di San Giuliano a Mare terra dell’infanzia del protagonista Franco un amante dell’arte e della bellezza alla ricerca di sé stesso. Francesco Buja, eclettico giornalista leccese, firma del Nuovo Quotidiano di Puglia, cura e conduce la provocatoria trasmissione Sentinelle del mattino, su Radio Portalecce, emittente diocesana. Già cronista, fra le altre testate, Il Paese Nuovo, Il Corsivo, L'Edicola del Sud e Canale 8, ha fondato e diretto il quotidiano on line Lo Scorretto e il settimanale La Lupa. È direttore del periodico Il Giallorosso. Prima di imparare a leggere e a scrivere, ha cominciato, all'età di cinque anni, a studiare pianoforte. Ha composto musiche per recital e canzoni.