Uno scrittore angosciato dal suo passato e una finestra da cui osservare i vicini e la loro quotidianità, fino allo scoperta di un omicidio. Rimanda al capolavoro di Alfred Hitchcock, La finestra sul cortile, il nuovo romanzo di Alessandra Politi, Il guaritore delle bolle ferite (Casa Editrice Kimerik), thriller psicologico che si presenta con una notevole carica di «crudeltà» letteraria, sapientemente tenuta nascosta al lettore per gran parte delle pagine da una struttura narrativa ben costruita e da un incipit impressionista che restituisce un'atmosfera rassicurante, colorata e luminosa di una Parigi della Rive Gauche, del quartiere Saint-Germain-des Prés, uno dei più letterari della Ville Lumière. È qui che vive Lorenzo Garneri, uno scrittore di trentotto anni, ed è qui che trascorre le sue giornate alle prese con la scrittura, tra il tavolino a lui riservato al Café de Flore e la scrivania del suo mini loft nel sottotetto di un palazzone in stile liberty, in rue de l'Ancienne Comédie. Dalla finestra della sua casa Lorenzo guarda il mondo, osserva i suoi vicini, i passanti per strada, i dirimpettai, scoprendone abitudini e segreti. Nel palazzo di fronte si trasferisce una coppia di psichiatri, Gustave Roche, direttore dell'Istituto per malattie mentali Paul-Guiraud e sua moglie Renée Blanc, i quali suscitano un interesse particolare nello scrittore, ultimamente a corto di idee. L'apparente tranquillità del quartiere viene improvvisamente stravolta da un delitto efferato: Gustave Roche è ritrovato morto nel suo appartamento, presumibilmente massacrato con un'arma da taglio. A condurre le indagini sarà il commissario Florence Durant, una donna energica e volitiva, la cui inchiesta rischia continuamente di deragliare, impigliata nel sottile filo di domande che attanaglia le vite dei personaggi. Frattanto Garneri, su indicazione del suo esuberante editore, si reca a Giverny, per incontrare Édouard Rousseau, un uomo ormai anziano che desidera condividere con lui la sua incredibile storia, che gli farà ritrovare l'ispirazione. I destini dei personaggi si intrecciano in maniera enigmatica: quali reali intenzioni muovono Renée Blanc, la misteriosa vedova di Roche, che sembra custodire più di un segreto? E cosa si agita nella mente di Lorenzo Garneri, preda di un inquietante caos emotivo che gli impone di fronteggiare le proprie paure? I destini dei protagonisti si intrecciano in maniera enigmatica in una trama densa di suspense e colpi di scena, il cui finale sarà tutt'altro che scontato e dove la finestra diventa elemento simbolico della vicenda dell’intero romanzo, metafora di quel desiderio di guardare oltre che finisce per essere per l’osservatore lo strumento attraverso il quale essere guardato lui stesso. Ed è quello che in sostanza accade in questa storia dove nulla è come sembra, un thriller giocato anche sul potere costruttivo e distruttivo della mente. Alessandra Politi (Ruffano 19720, è laureata in Lettere moderne all’Università del Salento. Nel 2019 esordisce col romanzo Il coraggio nasce col sole (Edizioni Esperidi), seguito nel 2020 dal prosieguo Il volo dei giorni rubati (Edizioni Esperidi), dove tuttavia l’autrice costruisce una trama completamente indipendente dalla precedente. Le sue storie suggellano il suo essere scrittrice dell’animo, delle emozioni, dei sentimenti, di tutto ciò che fa vibrare le corde più vere dentro di noi. Nell’opera Nei silenzi del mondo (Aletti Editore, 2021) queste caratteristiche vengono non solo riconfermate, ma anche arricchite da un perturbante sfondo noir. Nel 2022 la sua produzione poetica viene inserita nella collana I Poeti di Via Margutta (Dantebus Edizioni) e nell’antologia Il Tiburtino (Aletti Editore). Con Yael Peretz (Edizioni Esperidi), un romanzo di formazione che, attraverso la protagonista, rende voce e giustizia a tutte le donne in una battaglia di civiltà e non di genere, guadagna il primo posto nel concorso letterario internazionale «La finestra eterea» (Milano).