Un’occasione immersiva e multidimensionale per riflettere e confrontarsi sul concetto di womanhood. Arte, incontri, musica, teatro e laboratori da giovedì 24 a domenica 27 ottobre saranno l’occasione per esplorare le molteplici sfumature dell’esperienza femminile e dell’identità di genere nella società contemporanea, alle Officine Cantelmo di Lecce dove si terrà la prima edizione di «Womənhood». Si tratta di un termine inglese che indica l'essere donna e l'insieme di caratteristiche, esperienze e qualità associate all'identità femminile. L'uso della schwa nel titolo riflette l'intento inclusivo dell'iniziativa, che si pone come piattaforma di riflessione critica sulle tematiche femministe e transfemministe. «Womənhood» è sostenuto dalla seconda edizione dell’avviso «Futura – La Puglia per la parità», promosso dal Consiglio regionale della Puglia. Giovedì 24 ottobre la rassegna partirà dalle 15 alle 18:30 (prenotazione obbligatoria - info 3509008039) con «Tutte le direzioni», un laboratorio molto pratico e poco teorico ideato e diretto da Gaia Barletta (attivista queer, operaia culturale ed esperta in Gender equality e Diversity management) per esplorare le possibili dimensioni della parità di genere in chiave intersezionale. Alle 19 (ingresso libero) l'inaugurazione della mostra a cura di Flop Magazine, rivista indipendente che raccoglie illustratrici e illustratori desiderosi di tornare alla carta, per il piacere di toccare, sfogliare e sentire il profumo delle pagine. Alle 21 (ingresso libero) la serata si concluderà con il live della cantante, compositrice e performer Vera di Lecce (nella foto della copertina), una fusione di sonorità nord europee, orientali e tradizionali che trascinano in un'atmosfera antica e allo stesso tempo contemporanea. Salentina d’origine e romana d’adozione, l'artista nasce dalla tradizione per sviluppare poi un percorso personale di ricerca e sperimentazione. Sabato 26 ottobre appuntamento alle 9 per un dialogo intergenerazionale su identità di genere e orientamento sessuale con studentesse e studenti e rappresentanti di Agedo Lecce. Nata nel 1993, l'associazione di genitori, parenti e amici di persone LGBTQIA+, cerca di riproporre costantemente la tematica dei diritti, che, se non sono garantiti per tutti, rischiano di configurarsi come privilegi. Domenica 27 ottobre l'ultima si aprirà alle 19 (ingresso libero) con un incontro dedicato alla casa editrice indipendente e femminista Collettiva. Simona Cleopazzo e Stefania Zecca (co-curatrici della collana Prose Minime) e Serena Gatto (curatrice della collana Taccuini e altre cose) racconteranno questo innovativo progetto editoriale, che mette al centro sorellanza e nuove narrazioni. Alle 21 (info e biglietti 3509008039) in scena «Brutta». Tratto dall'omonimo successo letterario di Giulia Blasi edito da Rizzoli, interpretato dalla multiforme Cristiana Vaccaro (nella foto dell'articolo), per la regia di Francesco Zecca, questo monologo brillante racconta la storia del corpo della protagonista. Chi ha detto che, per occupare uno spazio pubblico, per vivere appieno in società, si debba per forza essere belle? L’umorismo dello spettacolo dona leggerezza e profondità a questa riflessione sul femminile, mai retorica, estremamente attuale, che attraversa fino ai giorni nostri un universo caleidoscopico fatto di strade polverose anni ‘70, di cartoni animati anni ‘80, di donne-frutta e facce da stronza, di primi amori (e prime delusioni) a ritmo di successi sanremesi anni ’90. Infoline: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 350.9008039