Italgest Salento d’amare Casarano – Gammadue Secchia Rubiera 43-42 dtr (12-15 1^t, 28-28 60’, 32-31 1^ts, 34-34 2^ts, 37-36 3^ ts, 39-39 4^ts)
Casarano: Fovio (K), Amendolagine, Buffa 1, Kammerer, Stritof 3, Torbica 6, Brajkovic 5, Carrara 5, Di Leo 3, Opalic, Telepnev 5, Prskalo 5, Ognjenovic 4, Lovecchio. All. Trapani
Secchia Rubiera: Stankovic, Malavasi, Kogelnik 4, Silva 9, Britos, Riccobelli 6, Guerrazzi, Zoboli, Ronchi 3, Santilli 2, Serafini 6, Morelli 2, Doldan 2, Mammi. All. Ghedin
Arbitri: Di Domenico – Fornasier
Note: spettatori 700 ca., Esclusioni temporanee Casarano 6, Secchia Rubiera 6. Tiri di rigore Casarano 4\5, Secchia Rubiera 9\11.
Parziale ogni dieci minuti: 4-5; 9-11; 12-15;18-16; 23-22; 28-28

E’ finale: anche in questa stagione la Italgest Salento d’amare Casarano accede per la terza volta consecutiva a giocarsi lo scudetto nella fase finale della Serie A d’Elite. E’ la seconda finale scudetto per i Campioni d’Italia che in gara-3 sconfiggono 43-42 dopo i tiri di rigore il Gammadue Secchia Rubiera di mister Fabrizio Ghedin, che si è battuta con onore fino all’ultimo minuto. Davanti al pubblico delle grandi occasioni, capitan Fovio e compagni hanno sofferto e lottato dopo sessanta minuti intensi e serrati al cospetto di una formazione ben messa in campo che ha cercato fino in fondo di rendere la vita difficile ai padroni di casa. E’ un successo importante, quello ottenuto in semifinale, poiché è stato arduamente cercato, voluto e ottenuto nella “bella”. Nell’immediata vigilia, Ghedin è costretto a rinunciare a Dordijevic, mentre coach Trapani può contare sulle prestazioni del trascinatore svedese Brajkovic.
Il Gammadue è in forma strepitosa e lo dimostra appena calca il parquet del Pala Italgest, tanto che non consente mai ai Campioni d’Italia di mettere la testa avanti nel computo del punteggio. Ronchi apre le danze, poi Kogelnik e Silva gli danno manforte. In campo si sente l’importanza della posta in palio e sono ben tre per parte le esclusioni temporanee nella prima frazione. Carrara e Telepnev cercano di affrontare con successo la difesa ospite, ma Guerrazzi e Silva sono abili nel guidare i propri compagni. Brajkovic e Ognjenovic non trovano sufficienti spiragli per far male e il Secchia è sagace nell’evitare i contropiede dei rosso – azzurri che fondamentali si erano rivelati in gara-1. Kogelnik è perfetto dalla linea dei sette metri, altrettanto è Torbica per il Casarano. Fovio non riesce a far valere le sue doti di ottimo portiere e viene sostituito da Amendolagine al 24’. Nel finale, i romagnoli toccano anche quota +5 (10-15 al 27’), ma Telepnev limita i danni per il 12-15 che chiude i primi trenta minuti.
Nella ripresa, rientra Fovio e il Casarano firma un parziale di 6-0 grazie alle reti di Brajkovic e Telepnev che capovolge completamente la situazione. Il Secchia non demorde e si rifà sotto, pareggiando anche al 45’ con Doldan. Gli ospiti riescono anche a portarsi sul +2, ma sono ripresi prontamente dai Campioni d’Italia, trascinati da un super Prskalo, finalmente in forma. Riccobelli e Silva fanno male alla difesa della Italgest, che però riesce a rispondere sempre con autorevolezza. I tempi regolamentari si chiudono sul 28-28 con la rete finale di Prskalo. Nei supplementari la Italgest acquista il +2, ma si fa riprendere nel secondo tempo supplementare. Secchia fallisce la palla della vittoria con Santilli, ma viene punito da un rigore di Torbica a venti secondi dal termine. 34-34 dopo i primi due supplementari. Nei due successivi le due squadre rispondono colpo su colpo, dando vita ad una sfida emozionante (39-39 il finale). Dunque si va ai tiri di rigore…dopo l’iniziale errore di Di Leo, parata di Fovio su Serafini, reti di Torbica, Riccobelli, Brajkovic, parata di Fovio su Ronchi, reti Carrara, Silva e infine Ognjenovic, l’uomo della qualificazione.
L’avversario in finale sarà il Conversano, che ha avuto la meglio del Bologna in semifinale. Anche la finale si disputerà al meglio delle due gare su tre e il primo incontro è previsto per il prossimo weekend presso il Pala Sangiacomo della cittadina barese, che ritorna in finale dopo diversi anni. I salentini, dal proprio canto, vogliono confermare il tricolore cucito sul petto ancora nel Salento.