Si è chiusa con il fischio finale della coppia arbitrale Di Domenico – Fornasier e il conseguente abbraccio tra tifosi e giocatori la magica stagione dei tre volte Campioni d’Italia della Italgest Salento d’amare Casarano. I rosso – azzurri hanno domato in finale i rivali del Conversano mettendo in bacheca il terzo scudetto consecutivo della giovane storia di questa società, ancora la più solida e forte della pallamano italiana.

"Abbiamo iniziato a crederci nella seconda metà del secondo tempo quando avevamo un vantaggio tale da poter stare più tranquilli", afferma il centrale Carrara, un vero lottatore, galvanizzato da questo successo indescrivibile. "Non ho avuto il piacere di vincere altri titoli nel Salento, ma questo successo è uno dei più importanti della mia carriera". E’ il primo tricolore per mister Francesco Trapani, abile pilota di questa macchina vincente: "Ora ci credo, siamo noi i Campioni d’Italia", ha dichiarato il tecnico dopo la premiazione. "Ringrazio tutti i ragazzi, il ds Isernia, i dirigenti, il mio aiuto allenatore, lo staff medico e soprattutto il nostro patron Ivan De Masi, che ci è stato molto vicino durante i momenti di difficoltà: con la sua passione è stato importante per noi".

Raggiante e visibilmente emozionato il direttore sportivo Giuseppe Isernia, un uomo che ha scritto un’altra pagina di storia nel libro dello sport di questa città: "In pochi credevano alle nostre potenzialità, ma dimenticavano che questa squadra è composta da uomini veri che ringrazio per la soddisfazione che mi stanno regalando", racconta Isernia. "Ringrazio anche le loro famiglie e i magnifici tifosi che ci hanno sospinti verso questo terzo scudetto: Casarano merita una squadra così che si riconferma Campione d’Italia".

"In passato avevo vinto solo altri tre scudetti, ma questo è il più bello, perché in molti dubitavano delle nostre capacità e in chiave personale perché tornavo da un infortunio e sono riuscito ugualmente a fornire il mio apporto per la conquista dello scudetto", le parole dell’uomo della qualificazione in finale Miran Ognjenovic.

Uno dei baluardi del team salentino, sebbene ne abbia preso parte solo nella seconda parte di stagione, è il terzino svedese Umberto Brajkovic, autore di ben 43 gol in sette partite: "La vittoria del campionato ha sempre un sapore stupendo, ti rende più felice e tranquillo", afferma Brajkovic. "E’ la vittoria di un gruppo fantastico, che si è espresso su altissimi livelli in finale: abbiamo dimostrato di essere nettamente i più forti".

Non potevano mancare le parole del capitano Vito Fovio, al suo quarto scudetto consecutivo e al suo sesto in totale: "Un successo unico, bellissimo: contro di noi bisogna pensare a giocare e non tanto a parlare, ci siamo confermati Campioni d’Italia, ancora una volta".

La festa dopo la vittoria sul campo è proseguita fino a notte fonda: dal Pala Italgest la squadra ha fatto ritorno a Casarano dove ha festeggiato in un noto pub della città per poi spostarsi in p.zza San Domenico insieme ai tifosi più fedeli. 

Gianluca Calò