Sarà il caldo, sarà che il Lecce non ha più niente da perdere, sarà il clima mesto, irreale, spento che si respirava al Via del Mare, sta di fatto che il Lecce ha disputato una buona gara contro la Fiorentina. Una partita che, se fosse finita al 89’, avrebbe clamorosamente rimesso in gioco i giallorossi per la salvezza. Purtroppo i vari gol falliti, quelli di Castillo su tutti, e il solito gol incassato allo scadere sono gli emblemi del fallimento stagionale

E' bene si, purtroppo dopo la sconfitta di ieri contro il Bologna, per 2 a 1, le possibilità del Lecce di salvarsi sono ormai esigue, e solo un miracolo può farlo. Anche se ha giocato bene, con varie occasioni da gol e con la solita sfortuna che ci ha perseguitato in questa stagione, il Lecce esce sconfitto. Ha provato e riprovato, poi con la collaborazione degli arbitri che ci hanno messo del loro, forse come ha dichiarato il Presidente Semeraro "Hanno deciso di farci

Tra i vari verdetti del campionato dobbiamo mandare giù, amaramente, l’ormai inevitabile retrocessione del Lecce. Eppure, all’inizio, nonostante gli infortuni di Munari e Schiavi, sembrava la giornata della riscossa dei giallorossi. Purtroppo tutto è crollato nella ripresa con l’assurda e soprattutto ingenua espulsione del greco Papadopoulos, che ha complicato notevolmente la gara del Lecce. Così, mentre a Napoli il Torino ribaltava il risultato a suo

“Per la mia maglia per la mia città mai per questa società” così recita lo striscione esposto in curva nord all’inizio della gara. Comincia così, con una contestazione dei tifosi, la partita della vita del Lecce. A sorpresa, forse come non mai quest’anno, i giallorossi partono a tutta birra, all’arrembaggio. Sembrava la giornata giusta per stravincere,  ma un paio di svarioni difensivi hanno facilitato il contropiede