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Cesare Penna e la «sua» Santa Croce in «Candida Rosa» di Simona De Riccardis
- Giuseppe Pascali
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Una Lecce antica, odorosa di Barocco e densa di polvere di pietra leccese, dove il tintinnio degli scalpellini si fa musica per essere il grande preludio ad una storia immortale di fregi e rosoni. Come quello della basilica di Santa Croce, sulle cui vicende storiche si incentra il nuovo romanzo di Simona De Riccardis, Candida Rosa, edito per i tipi di Edizioni Esperidi. Dopo le delicate essenze di Mani nelle mani (Esperidi 2018), l'autrice leccese si cimenta con il romanzo storico e ferma la sua scrittura sulle vite e le opere di Zimbalo e di Cesare Penna. È il 1619, in una fredda mattina d’autunno, quando il dodicenne Penna si congeda tristemente dalla sua famiglia per andare a lavorare come garzone nella bottega di mastro Antonio, uno