di Mimmo Ciccarese
Nell’ambito del progetto BiolKids, sui migliori exravergini bio internazionali svolto recentemente ad Andria, molti istituti pugliesi della scuola primaria si sono cimentati con l’olio d’oliva, scoprendo le tecniche del Panel Test, i metodi di coltivazione dell’ulivo con metodi da agricoltura bio. I baby assaggiatori hanno dimostrato interesse verso la civiltà rurale e per la tutela dell’ambiente e degli alberi.
Le classi hanno riportato i loro laboratori come vere e proprie performance creative su filiera produttiva dell’olio d’oliva e su alimentazione mediterranea. Progetti degni di nota che nel Salento ha restituito entusiasmo ad un settore dimenticato come
Dal 13 al 15 marzo si è svolto ad Andria il XVIII Premio Biol 2013, una kermesse concorsuale che è stata anche un’occasione di confronto e di buoni propositi per l’agricoltura biologica in Italia.
Un prestigioso premio internazionale sui migliori extra vergini di oliva bio voluto decisamente dal Consorzio Italiano per il Biologico e promosso da Regione Puglia, Camera di Commercio di Bari e dalla Città di Andria. Si sono contesi il premio oltre 350 oli
“Terra ca vai Pampasciulu ca truei”(prov. Salentino)
Sono pochi gli argomenti che destano tanta curiosità quanto quella che si evolve intorno ad un tavolo che riscopre cibi dimenticati, essenze e caratteri della dieta mediterranea, ricette e biodiversità.
In terra d’Otranto mondo ricco di sapori e tradizioni, si discute molto sulla denominazione geografica dei suoi prodotti spontanei a uso alimentare e ci si chiede spesso come ottimizzare al meglio la loro offerta ai più accesi amanti del
Poco a Nord di Lecce, ci si smarrisce volentieri tra i vigneti e le cantine dei comuni di Cellino San Marco, Salice, Guagnano, Campi Salentina, Sandonaci, San Pancrazio Salentino e Veglie territori a forte e pregiata attitudine vitivinicola.
Nel lontano 1976 con un D.P.R. si riconosceva la Denominazione d’Origine Controllata del Salice Salentino; importante riconoscimento per i vini che corrispondono ai requisiti di un disciplinare di produzione riservato al vino rosso e rosato
“Se mangi pisieddrhi te ntostanu le carcagne”! (se mangi piselli, s’induriscono i talloni).
Nel Salento si propone quest’antico detto nei giorni in cui si reclama una possibile alternativa alla struggente pignatta, adagiata a bollire sul fuoco lento, molte ore prima del mezzogiorno.
È doveroso non snobbare quel piatto di “pisieddhri a pignatu” perché essi si trascinano dietro sapori e saperi della civiltà contadina, l’umiltà