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Frantoi ipogei: gironi infernali per un posto in paradiso
- Paola Bisconti
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Coloro che in estate erano dei marinai, durante l’inverno diventavano dei trappetari. Era questo il destino di chi lavorava nei numerosi frantoi ipogei presenti in Terra d'Otranto. Forse rifugio oppure una condanna, il frantoio era definito un girone infernale ma pur sempre la principale fonte di guadagno per il Salento. Se si considera, infatti, che 25 milioni di alberi di ulivo costituiscono oggi il polmone della nostra terra, grazie alla coltivazione introdotta nel 1200, si è riusciti a vantare insieme al regno di Napoli e alla terra di Bari, il primato della produzione olearia. Cardine di tale ricchezza finanziaria era Gallipoli, sede di cinquecento frantoi, e dal suo porto si esportavano quintali di oro liquido verso