19 Aprile 2024

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Il rosso CoVid ci attanaglia ancora e la possibilità di racconti attuali di ristorazione è ancora impedita, dovrete accontentarvi di un suggerimento per passare il tempo. E si sa, quando si è chiusi i modi per passare piacevolmente il tempo sono due. Uno di questi è cucinare, sull’altro non mi pronuncio. E visto che il tempo c’è, dedicato alla mia amica Barbara che lo sperimentò esattamente dieci anni fa, vi invito a preparare un piatto dall’effetto scenico straordinario. Preparatevi. Riso nero, cozze, lattuga, vino bianco, sale, prezzemolo e mixer. Lavare la lattuga e sbollentarla per tre-quattro minuti in abbondante acqua poco salata. Lasciare aprire le cozze in una padella larga sul fuoco. Separare il frutto dai gusci. Per avere un

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Scusate l’assenza di venerdi passato, il cuore comanda sempre e quando chiama è difficile sottrarsi. Che quello è così, se non rispondi quando ti chiama smette di chiamarti. Per sempre. Oggi niente ricette ma solo un invito. Per chi può, a rinnovare almeno nei bambini, un po’ di storia. So che coniglietti, uova di cioccolato e colombe ormai invadono l’ovunque ed anche l’altrove, ma proprio di ove nostrane vorrei dire. Il culto dell’uovo nei giorni di Pasqua ha radici remote, legate alla

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Il mondo, specialmente quello elettronico, tracima di storie ad effetto. In particolare sull’unico peccato del quale è permesso parlare in pubblico: il peccato di gola. La moda peggiore è quella dei portatori di cibo “sano” addirittura curativo. E c’è chi si spinge anche nelle più ardite giravolte d’ogni disciplina. Il racconto delle balle su ciò che fa bene e ciò che fa male è nascosto ad ogni angolo. Ma non è che possiamo farci nulla, come disse un famoso “narratore” quando gli feci notare

baccalà

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Il pesce conservato è stato un alimento di antichissima origine e di utilizzo soprattutto nella cucina delle classi sociali meno agiate e lontane dai luoghi della pesca. Due forme di pesce conservato si son diffuse, almeno per il pesce di maggiori dimensioni: l’essiccazione e la salatura, Sicché lo stesso nasello diventa stoccafisso o baccalà. La sapidità e la maggiore economicità, nelle terre messapiche, hanno segnato il successo del baccalà. E di mille modi per cucinarlo. Il gioco di oggi

zuppa di pesce

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Ho avuto il privilegio di poter citare i vini del caro Ninì Palamà, anzi, adesso dovrei dire di Palamà-figlio (Michele) che ha preso le redini della cantina con le sue novazioni e il suo profondo rispetto per quello che è stato (altrimenti lo picchiamo, metaforicamente perché è grande assai). In tempi non sospetti (saranno passati dieci-dodici anni?) ebbi il privilegio di giudicare il miglior rosato del Salento (e dunque del mondo): Il Metiusco rosato. Adesso è un must ovunque, come è giusto

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