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Il film Rest al Museo Castromediano dal progetto CANI (mostra)
Visite : 513

titolo mostra: Rest

artista: Michele Rizzo

a cura di: CANI (Ambra Abbaticola e Marco Vitale)

con il supporto del Museo Castromediano 

 

opening: 29 giugno ore 19:00

durata: dal 29 giugno al 17 luglio 2022

orari di visita: dal martedì alla domenica, 09:00 – 22:00

luogo: Museo Castromediano, Lecce

In occasione di Capriola – an art week in Lecce, il Museo Castromediano ospita la mostra Rest, edizione zero del progetto CANI, a cura di Ambra Abbaticola e Marco Vitale. In linea con l'impegno che il Polo biblio-museale di Lecce sta praticando sul fronte dell'arte contemporanea, e in connessione con il patrimonio archeologico, la mostra si focalizza sulla pratica di Michele Rizzo (Lecce, 1984), artista italiano di base ad Amsterdam, e in particolare attorno a Rest, film girato all’interno del centro per le arti MACAO (Milano), dove l’artista ricrea una versione alterata della sua omonima performance messa in scena a Palazzo delle Esposizioni (Roma) in occasione di FUORI – Quadriennale d’Arte 2020. Il film sarà proiettato negli spazi del museo in anteprima italiana. 

L’antico è contemporaneo: danza e rituale, performance e scultura, al centro della ricerca e del lavoro di Rizzo, si prestano al pensiero della mostra proprio per tale doppio carattere, ovvero per il loro essere un indice di contemporaneità e, nella stessa misura, di antichità primigenia, muovendosi in continuità con la collezione neolitica e scultorea del museo, così come con il paesaggio fisico e mentale su cui si sofferma il progetto CANI.

CANI è un progetto curatoriale che propone una convivenza fra ricerca artistica e crisi ecologica, attraverso l'ideazione di un programma di residenza d'artista. L'orizzonte entro cui si svolge è infatti un oliveto colpito dalla Xylella Fastidiosa: batterio responsabile di un'epidemia vegetale causa della morte di milioni di alberi d'ulivo, e di un irreversibile cambiamento del paesaggio rurale salentino. Vengono chiamati cani quei rami sottili che si propagano a partire dalla base del tronco e dalla porzione visibile delle radici dell'albero. Spesso si sviluppano proprio dove l'ulivo presenta una ferita aperta. Prima venivano potati via ogni anno, ora invece germogliano indisturbati e rigogliosi sui milioni di ulivi secchi e ormai sterili. La parola cani suggerisce anche un’immagine di sopravvivenza e adattamento costante ai mutamenti ambientali: l’immagine del randagismo, diffuso soprattutto nelle campagne. Un nomadismo animale, tanto specifico della ruralità quanto residuo vivificante di un carattere primitivo.

Luogo : Museo Provinciale Sigismondo Castromediano - viale Gallipoli, Lecce
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