Con un successo meritato ma per certi versi imprevedibile, un Lecce corsaro lancia l’assalto alla vetta, espugnando il “Mazza” di Ferrara infligge una forte mazzata alla Spal. La sfida tra ex, Mancosu e Strefezza, è stata vinta nettamente dallo straordinario brasiliano, ora capocannoniere del torneo. La classifica comincia a delinearsi meglio, Pisa, Brescia e Lecce fanno sul serio, si rilanciano le inseguitrici Benevento, Monza e Ascoli, il campionato è apertissimo, tutto può accadere. Ma il Lecce è ormai consapevole della propria forza, esce allo scoperto, porta a 14 la striscia positiva di risultati, i numeri parlano chiaro.
Continuando a giocare così, la squadra di mr Baroni può recitare un ruolo da protagonista in campionato. Senza esaltarsi, rimanendo con i piedi per terra, partita dopo partita, potremo raggiungere la promozione diretta. Ricominciamo in casa, contro l’insidiosa Reggina, a mantenere il passo delle grandi. Non sarà facile ovviamente, la Reggina, l’ex squadra di mr Baroni, ha subito una sconfitta dall’Ascoli in casa. I calabresi verranno in terra salentina con la voglia di riscattarsi, a 22 punti in classifica sono ancora in corsa per i play off.
Torniamo alla splendida serata di Ferrara, dove il Lecce va in campo ancora con Olivieri per Coda, in difesa tornano Gallo, il roccioso Dermaku ed il francese Gendrey. Giallorossi intraprendenti in avvio, poi Spal pericolosa con un tiro a giro di Colombo e con un colpo di testa parato d’istinto da Gabriel con i piedi. La Spal dello spagnolo Clotet gioca quasi in modo speculare al Lecce e prova a sbloccare il risultato, ma è il Lecce a passare in vantaggio con Gargiulo al 23’, rapido a insaccare una respinta del portiere. Prima rete in giallorosso del centrocampista napoletano. Si va avanti, Mancosu reclama un rigore, Strefezza fa la prova del gol, ma è Colombo a riportare le squadre in parità al 41’. Gara ad alta intensità.
Nel secondo tempo la musica non cambia, partita aperta, ci pensa Strefezza con una sassata al volo all’incrocio dei pali a riportare il Lecce in vantaggio al 52’. Reazione della Spal, si rivede in campo il talento di Pepito Rossi, risponde il Lecce con un doppio cambio al 69’, entrano Rodriguez e Coda. Interessanti sovrapposizioni giallorosse, gli estensi, confusi, respingono alla meno peggio gli arrembaggi leccesi, provando a rendersi ancora pericolosi. A mettere il sigillo sulla partita ci pensa il solito Strefezza al 75’, l’ex di turno, con un micidiale tiro angolatissimo scagliato dalla sinistra del campo. Strepitoso. In chiusura palo di Rodriguez, poi l’ultimo tentativo dell’ex Mancosu di rendere meno pesante la sconfitta.
Grande Lecce, nonostante alcuni errori va a pieni giri, crea occasioni da rete ed aumenta la convinzione nei propri mezzi. E con il rinnovo del contratto di Coda fino al 2024, le premesse ci sono tutte per vederne delle belle. Ad maiora.
Spal-Lecce 1-3;
Stefano Bonatesta