Trentunesima giornata, al “Via del Mare” atteso il Venezia, chi vince lo scontro diretto avrà più possibilità di salvarsi. Il Lecce ha rimediato in casa contro la rinata Roma la quinta sconfitta consecutiva, ora in classifica è a più due dall’Empoli, la situazione è molto difficile, la sosta non ha ridato ai giallorossi la determinazione necessaria per ritornare a fare punti. In campo contro la Roma si rivedono Gaspar, Ramadani e Karlsson titolari, si gioca con una maglia commemorativa della stagione 1976-77 per celebrare i 117 anni della società leccese.
Errori marchiani del Lecce nei primi 20’, graziati dall’imprecisione dei giallorossi capitolini, poi ci prova Helgason a scuotere i giallorossi salentini, di Gallo e Karlsson i tiri in porta del Lecce nel primo tempo. Nella ripresa Krstovic dalla lunga distanza cerca l’eurogol, in campo Banda e N’dri insieme per provare a spingere di più sulle fasce, ma è la Roma con il suo calcio senza fronzoli, semplice, di sponda, ad affondare il Lecce all’80’ con l’ucraino Dovbyk. La reazione del Lecce è senza tensione agonistica. Sconfitta di misura, la Roma vince la settima partita di fila.
Contro il Venezia non sarà facile, gara delicata, occorrerà tirar fuori tutta la grinta, il coraggio e la determinazione del Lecce, una sconfitta aprirebbe le porte ad una crisi e ad un possibile cambio di allenatore. Serve un cambio di marcia, nuove energie per lottare sul campo fino al termine della partita. Bisogna avere fiducia nei mezzi del Lecce, mister Giampaolo deve caricare la squadra al massimo. I lagunari giocano un buon calcio ma fanno pochi punti, una stagione sfortunata per loro, il tecnico Di Francesco può fare affidamento su Oristanio, Caviglia, Busio e compagni. Nel Lecce spazio ai più in forma, ai più motivati, il nodo da sciogliere è sempre lì davanti, bisogna ritrovare la via della rete, non solo con Krstovic. Gara dal sapore epico al “Via del Mare”, quasi decisiva per la salvezza, da vincere.
Stefano Bonatesta