Nell'ambito della mostra: "101 allegorie per rappresentare il mondo" dal 26 GIUGNO – 20 LUGLIO 2010 a Lecce presso la LivinGallery in via G. Marconi, spazio a "Memorie dalle superfici parte prima: Obbedienza e c-astrazione" a cura di Massimiliano Manieri.


I simulacri dettati in origine han mangiato ingordi dal piatto, “l’oscena evidenza” che poco ci resta, riempie empietà con squilli vacui di clamore sordo alla precisa onda irreale che il senso odora si, ma pare non scindere più.

Risucchiati come siamo dall’obliterazione illusoria, tralasciamo i simbolismi in funzione dell’inseguimento del prodotto precotto, ma simpatizzante il monouso monocellula con annesso sorriso saldato…

Quindi solo la “cosciente morte” dell’oggetto consente un innato ritorno alla naturale irrealtà delle cose, lacerando per un’istante soltanto la cataratta ormai monocromatica che tutto pare avvolgere.

Come Baudrillard nel “L’illusion de la fin” si apprestò a tradurci, solo la morte dell’oggetto consente un arresto alla perdita del senso che lo stesso accumula, ai nostri occhi…

E la restituzione al reale è si breve, ma indimenticabile…

E seduzione, consumo, ripicca, impotenza, torneranno ingovernabili?

Il virtuale assaggia ogni mattino una novella fetta dell’essere, e non pare, al momento ancor sazio.
Quindi il “puro viaggiare” rappresenta l’unico sistema evasivo reale.

L’assenza disquisente discriminante il bene dal male bussa alla porta ogni santo giorno…

Se solo un giorno non ci facessimo trovare da costei…