OLTREDALÌ - Rassegna collaterale
Otranto – Castello Aragonese - 28 maggio-25 settembre 2011
Orari: maggio 10-13 / 15-19; giugno e settembre 10-13 / 15-22; luglio e agosto 10-24. Aperto tutti i giorni.

Otranto = Arte, equazione consolidata giunta alla sua terza edizione.
In occasione della grande mostra “Dalì il genio”, il Castello Aragonese di Otranto è animato anche dalla rassegna collaterale OltreDalì, a cura di Raffaela Zizzari, che trasforma il castello in una grande macchina culturale dedicata all’arte e alle sue nuove espressioni.

In tale contesto la rassegna interagisce omaggiando Dalì, le sue manifestazioni artistiche, gli elementi caratterizzanti di una figura poliedrica come quella del “genio polimorfo”, trasformati e reinterpretati da artisti nazionali. Dai baffi ceramici di Monica Righi alle tele molli di Pasquale Pitardi, dal fuori scala di Marino Ficola alle sedie di Luigi Orione Amato, dalle miniaturistiche illustrazioni di Massimo Pasca ai macro ciottoli di Studio Paladini, dalla seduta bocca di Gufram alle sedute di Romano Alcide Rizzo e un eccezionale omaggio di Fabio Novembre.

È un susseguirsi di emozioni, vibrazioni, stratificazioni, cromatismi e matericità che esaltano il significante del maestro, contribuendo alla comprensione e alla conoscenza di una figura “dalle molte forme” che afferma: “ a sei anni volevo diventare cuoco. A dieci Napoleone. Da allora in poi le mie ambizioni sono sempre andate crescendo”.


Elenco delle installazioni:


Sitreale di Luigi Orione Amato
Ice, glaciazioni contemporanee di Marino Ficola (dal 16 luglio al 21 agosto)
Sedute d’autore (Bocca di Gufram, Him & Her di Fabio Novembre, Chiodo Fisso di Romano A. Rizzo, Macro ciottoli di Studio Paladini)
Surreali dell'entusiasmo di Massimo Pasca
Pittuscultografica di Pasquale Pitardi
The Shape of Mood in The Barber Shop di Monica Righi
Dalì è qui di Raffaela Zizzari
La margherita di Dalì di Chupa Chups
Un cortile di parole di Raffaela Zizzari
Otranto Arts Residency - Residenze artisti americani




SITreale
di Luigi Orione Amato
Fossati, terrazza secondo piano, torre matta
dal 28 maggio al 25 settembre


La sedia, elemento di arredo, oggetto comune che investito in modo dirompente dall’energia creativa del genio Dalì, diventa protagonista in molte opere del maestro. “Il piede di Gala” (1974), “Dalì di spalle che dipinge Gala di spalle” (1972-1973), “Allucinazione parziale: sei apparizioni di Lenin su un pianoforte” (1931), ma è nell’opera “La sedia” che tale elogio raggiunge l’apice. Luigi Orione Amato omaggia il maestro con SITreale, installazione che invade il Castello Aragonese di Otranto con la leggerezza e lo stupore che contraddistinguono ogni opera di Orione. 50 sedie bianche sospese, elogio di un oggetto semplice ma in grado di sorprendere e far riflettere.

Luigi Orione Amato nasce a Cursi il 23.12.1954. La sua prima passione artistica, ereditata dal padre, è la fotografia. Negli anni della formazione, l’esuberante curiosità, le intuizioni, le esperienze vissute a Roma, Venezia, Bologna – dove si laurea al DAMS, allargano gli orizzonti. È il 1980. Sono gli anni d’oro della pubblicità, caratterizzati da fermento e dinamismo. Orione accetta la sfida di creare la sua Agenzia di Comunicazione e Pubblicità OrioneStudi a Maglie, nel sud d’Italia. La professionalità e la passione fanno di Orione il punto di riferimento; fucina di tante professionalità l’Agenzia OrioneStudi viene definita “nave scuola”. Orione ha saputo sviluppare un personale concetto di comunicazione, che ha reso la sua agenzia unica sul territorio nazionale: accanto all’imprenditore e al comunicatore, Orione conserva l’estro mai sopito che sa guardare la realtà e oltre la realtà, con sensibilità tutta mediterranea. Nuove sfide sono state raccolte da Orione, una delle quali è nata durante la ristrutturazione di un immobile del ‘500 che ha riportato alla luce un impianto ipogeo dedicato all’arte della concia e che ora è stato ripensato come un originale spazio museale e espositivo denominato ex conceria Lamarque – Museum & Artlab. Attualmente gestisce il Castello aragonese di Otranto, convertendolo in contenitore d’arte.

ICE, GLACIAZIONI CONTEMPORANEE
di Marino Ficola
Piano primo, sale dei reperti
dal 16 luglio al 21 agosto


Palazzo Morelli Fine art di Todi presenta Marino Ficola che dopo i successi italiani ed internazionali della personale di Todi e delle collettive di Parigi e Danzica - quest’ultime nell’ambito della rassegna istituzionale promossa dall’Unesco Evolution Art Revolution - giunge nei prestigiosi spazi del Castello Aragonese di Otranto, nell’ambito della rassegna OltreDalì, per un nuovo, attesissimo e accattivante, solo show. Ad offrire questa possibilità al giovane artista originario di Deruta sono Sistema Museo di Perugia e Orione di Maglie, gestori del Castello Aragonese di Otranto, sempre molto sensibili all’arte e alle rutilanti evoluzioni di Ficola. Identificandosi pienamente nel concept della rassegna OltreDalì, negli scenografici spazi del Castello, si potranno ammirare una serie di lavori, dipinti su resina e le caratteristiche sculture in terracotta con “fascette” in plastica - global mix -, consacrati ad una visione fossile ed arcaica della nostra civiltà, ma quanto mai contemporanea; restituita con la consueta, sensibile e talvolta scanzonata interpretazione del mondo attuale che Ficola sa offrire come pochi altri. Opere in cui l’artista darà sfogo alle sue intense e brillanti meditazioni sul valore estetico e, soprattutto, concettuale di tutto quanto continuamente fluisce intorno a noi, lasciandoci come spettatori congelati ad assistere lo scorrere della vita dietro ai suoi dipinti. Ice...
Questa mostra è collaterale alla presenza dell’artista all’interno del Padiglione Umbria della 54° Biennale dell’Arte di Venezia; allestito in Palazzo Collicola a Spoleto ed anch’esso curato da Vittorio Sgarbi.


Marino Ficola è nato a Deruta nel 1969 dove vive e lavora. Già Maestro d’Arte, nel 1993 consegue il diploma di Scultore alla Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia e nel 1995 il Diploma di Computer Designer per Ceramica. Nel 1992 è collaboratore teatrale de La Mama Umbra International di Spoleto diretta dalla regista americana Ellen Stewart, mentre per alcuni anni è stato assistente di studio della scultrice americana Beverly Pepper. Una sua installazione “Angelo Blu” è presente nel Musèo de los Ángeles de Arte Contemporànea a Segovia in Spagna, diretto da Lucia Bosè. Sono a cavallo tra il 2010 ed il 2011 i più recenti successi di “Evolution Art Revolution”, rassegna promossa dall’Unesco partita a Parigi e Danzica per la quale si prevedono tappe in diversi continenti, e quello della personale “Periferie estreme”, tenutasi presso la galleria Palazzo Morelli Fine Art di Todi (Pg).


SEDUTE D’AUTORE
Primo piano: sale mostra Dalì il genio, sala circolare B, sale mostra Massimo Pasca
dal 28 maggio al 25 settembre


Giunta alla seconda edizione, la mostra “sedute d’autore” quest’anno non poteva esimersi dalla esibizione della seduta d’autore per eccellenza: la seduta “bocca”, realizzata da Gufram e disegnata da studio 65 nel 1971, oggetto pop per eccellenza, ironico e sensuale ispirato al ritratto di Mae West di Salvador Dalì, dove nel ritratto la bocca dell’attrice era disegnata come un divanetto. In altre sale del castello saranno esposte le famose e provocatorie sedute di Fabio Novembre “Him & Her” e “chiodo fisso” di Romano Alcide Rizzo, un prototipo di seduta che stravolge i canoni classici dell’utilizzo dei chiodi e del legno in una sedia. Fuori dal castello e sul lungo mare della città di Otranto saranno esposti i“macro ciottoli” di Studio Paladini.
Materia primitiva. Il ciottolo rappresenta da sempre un archetipo, un elemento naturale strettamente legato al tempo e allo spazio. È infatti il tempo a levigare le spigolosità di un frammento di pietra per trasformarlo in quel piccolo sasso che spesso riporta alla mente i giochi d’infanzia, i ricordi, le sensazioni. Un oggetto così piccolo come un ciottolo che per la rassegna è trasformato in macro-ciottolo; dal Surrealismo la dimensione onirica, lo straniamento, la potenza del fuoriscala, in questo caso inteso non come denuncia di una società consumista, ma al contrario di una collettività ormai distante dalla bellezza della naturalità.

Concept di Raffaela Zizzari
Designer: Fabio Novembre per Casamania, Romano Alcide Rizzo; Studio 65 per Gufram, Studio Paladiniper Chirilli stone
Produzione: Casamania, Chirilli stone, Gufram per Cassina e Poltrona Frau, Produzione artigianale.


Designer:


Fabio Novembre Nato a Lecce nel 1966, si laurea in architettura presso il Politecnico di Milano nel 1992. Dopo la laurea si trasferisce a New York per studiare regia cinematografica presso la New York University, nello stesso periodo inizia a lavorare, progettando una serie di boutiques per il marchio di moda italiano Blumarine. A Milano nel ’94 apre il suo studio professionale. Lavora come architetto e designer, firmando numerosi progetti di clubs, negozi ed hotels in tutto il mondo ed inizia a collaborare con numerose aziende del design italiano. E’ stato ed è direttore creativo e consulente per varie aziende (Bisazza, Meritalia, Meltin’Pot, Stuart Weitzman). Art director Bisazza dal 1999 al 2003. Creative director settore visual merchandise per Meltin’Pot dal 2003. Dal 1966 rispondo a chi mi chiama Fabio Novembre. Dal 1992 rispondo anche a chi mi chiama “architetto”. Ritaglio spazi nel vuoto gonfiando bolle d’aria e regalo spilli appuntiti per non darmi troppe arie. I miei polmoni sono impregnati del profumo dei luoghi che ho respirato e quando vado in iperventilazione è soltanto per poi starmene un po’ in apnea. Come polline mi lascio trasportare dal vento convinto di poter sedurre tutto ciò che mi circonda. Voglio respirare fino a soffocare’.

Romano Alcide Rizzo si è laureato in architettura presso la Ludovico Quaroni de La Sapienza di Roma. Nel 2010 apre il proprio studio a Lecce. Alterna l'attività professionale con una personale ricerca nel campo dell'art-design realizzando elementi di arredo con materiali non nobili. Con le sue realizzazioni ha partecipato ad Architetti in Arte 2010, Architetti in Arte 2011, Mast-design 2010 a Lecce ed al Fuori Salone 2010 di Milano. Si è, inoltre occupato dell'allestimento della mostra "Vote for my art" presso lo Spazio per l'arte Contemporanea 4ALLE4 di Cutrofiano (LE).

Studio Paladini. Nel 2001 Paolo Paladini fonda insieme a Raffaela Zizzari Studio Paladini, uno studio tecnico integrato che offre una vasta gamma di competenze specializzate, in grado di coprire ogni campo professionale legato all'architettura e al design: dalla progettazione integrata alla progettazione d'interni, dal design all'arredamento, dalla grafica alla gestione fondiaria e immobiliare, dalla direzione lavori alla consulenza legale e commerciale. Lo studio è costantemente impegnato nello sviluppo di progetti di ricerca e di sperimentazione in collaborazione con enti di ricerca, aziende, artigiani, artisti, antiquari e cultori della tradizione toscana e non, con i quali affronta diversi lavori su commessa, sperimentando e progettando nuovi prodotti. Dal 2007 studio paladini è affiancato da PaladiniDesign, uno strumento per approfondire gli aspetti legati al rapporto tra la cultura del sistema design e le piccole e medie imprese, con particolare riguardo all'innovazione formale e tecnologica e alla comunicazione strategica delle imprese. Paladini Design si occupa di: Sviluppo di prodotto, Urban Design, Design Strategico, Graphic Design, Corporate Design, Branding Design, Packaging, Design e Project Management.

Raffaela Zizzari è nata nel 1974 a Milano. Si è laureata in Architettura all’Università di Firenze, dove esercita la professione di architetto e collabora a vari progetti di ricerca in disegno industriale, pubblicati e in corso di pubblicazione. Architetto e designer, si è occupata per molti anni di architettura, design e marketing, approfondendo soprattutto gli aspetti legati al rapporto tra la cultura del sistema design e le piccole e medie imprese, con particolare riguardo all’innovazione formale e tecnologica e alla comunicazione strategica delle imprese. Svolge attività professionale e disegna prodotti per strutture ricettive e aziende del settore arredo, illuminazione, lapideo e agroalimentare. È direttore artistico di centri per l’arte e varie aziende.

Aziende:

Casamania Nata nel 1984, è il brand che spazia nel mondo del progetto a 360 gradi con un universo di oggetti che vanno dai sistemi d’arredo alle sedute e alle luci, fino ai complementi. Una produzione in piena esplosione, rivolta principalmente al mondo della casa ma adatta anche al contract e agli ambienti di lavoro. Cuore del brand è il concetto di innovazione, così come testimoniano i vari premi internazionali ricevuti e le varie mostre e manifestazioni di livello internazionale realizzate, tra le quali la collezione permanente del Triennale Design Museum, Milano; la collezione del Museo Nazionale di Arte Moderna Centre Pompidou di Parigi; la collezione del Museum fur Kunst und Gewerbe di Amburgo e la mostra permanente del Museu d’Arts Decoratives di Barcellona e la collezione permanente del Philadelphia Museum of Contemporary Art.

Chirilli stone opera nel settore della lavorazione della pietra leccese dal 1915, sviluppando negli anni tecnologie sempre più avanzate che le hanno permesso di ottenere elevati standard qualitativi nell’edilizia sia classica che moderna, in oggetti di design e decorativi, e nell’arredamento di ambienti interni ed esterni.

Gufram Fondata nel 1952 avvia nel 1966 la produzione degli oggetti di design che faranno parte della collezione "Multipli" tutt'ora in produzione e in edizione numerata. La collezione GUFRAM è presente al MOMA di N.Y., al Museo di Arte Moderna di Denver (California), alla mostra permanente del Design Italiano a Milano, al LOUVRE di Parigi, nonché nelle più importanti Gallerie di Arte Moderna. Dal 1978 la GUFRAM opera prevalentemente nel settore contract. Punti fondamentali della filosofia GUFRAM sono: ricerca e innovazione, qualità, design. Dal 2003 è stata assorbita dal Gruppo Poltrona Frau.
 
SURREALI DELL'ENTUSIASMO
di Massimo Pasca
Piano primo, sale reperti
dal 28 maggio al 25 settembre


Quando interseco le mie linee sulla tela lo faccio come se davanti avessi un cielo bianco. Questo si può fare benissimo, poco importa se non esiste dietro un progetto oppure se il tutto è un semplice rifacimento oppure omaggio a una icona del passato. Quello che mi interessa è aprire le ali dell'entusiasmo, sperando che qualcuno alzi la testa verso un cielo che per comodità viene chiamato tela, quadro, dipinto, opera. Come nella scrittura automatica i miei segni si portano dietro i ricordi più forti del passato, quando dipingevo per me stesso, ora che per farlo devo atterrare dopo un volo lungo ore, chiudere le ali e andare a dormire. Non so quanto ci sia di surrele nelle mie tele, so solo che se avessi conosciuto Salvator Dalì probabilmente ci saremmo odiati abbastanza. Nobile sentimento questo, o forse semplicemente il retro di ogni tela. E quando vado a dormire sono sicuro che vado li, dietro le mie tele, perché davanti ci sono stato già troppe volte nell’arco della giornata.

Massimo Pasca (4-9-1974 Nardò, Lecce) comincia a dipingere verso la metà degli anni novanta, e nel 1994 si trasferisce da Lecce a Pisa dove si laurea in Conservazione dei Beni Culturali alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Pisa con una tesi su Pierpaolo Pasolini. Negli anni ha esposto in Italia e all’estero, realizzato numerose performance di pittura dal vivo dipingendo per collezionisti privati, istituzioni, centri sociali, cineclub, teatri, musicisti e i suoi disegni sono finiti su maglie, borse e copertine di dischi. Una delle prime esperienze risale al 1998 quando viene chiamato a dipingere nella Stazione Centrale di Pisa dove realizza una pannellatura di circa quaranta metri quadrati. Nel 1998 vince il Primo Premio di Pittura D.S.U. ( Diritto allo Studio Universitario). Dopo gli inizi di stile surrealista, ricerca per un breve tempo nell’ambito della pittura informale e astratta ed espone in rassegne come Biennale Giovani Artisti Pisa o Arte e Poesia al Castello Carlo V Lecce. Sono anche gli anni nei quali collabora con Gianluca Garrapa scrittore e poeta salentino, con il quale divide numerose performance. In teatro lavora alle scenografie di molte produzioni, tra le più riuscite Teatro delle Celebrazioni di Bologna, dove per lo spettacolo Music Boxe Live Show regia di D. Sala e F. Freyre, dipinge i sotterranei del teatro riproducendo il quartiere di un pugile metropolitano. Realizza inoltre le pitture per lo spettacolo “L’Avvoltoio” di Letizia Giuliani, che debutta al Taetrop S.Andrea di Pisa. Lavora inoltre per Il Teatro Stabile di Genova e il Teatro Verdi di Pisa dove realizza le scenografie di”Chi ha paura di Virginia Wolf” regia di Gabriele Lavia, con Mariangela Melato, Agnese Nano, Emiliano Jovine.In questa produzione è aiuto scenografo di Carmelo Giammello.Sempre come scenografo realizza le scenografie di “Tristano, pesciolino dormiglione” di Anna Estdhl pesso il Teatro delle Sfide di Bientina. Nel 2003 partecipa a Station to Station alla Stazione Leopolda di Firenze, dove realizza il suo “Geko Gigante” una tela di tre metri realizzata di getto in meno di due ore, della performance si parla il giorno seguente su La Repubblica. Tra le prime personali ricordiamo a Firenze la mostra “Le lacrime sono tutte uguali?”nel 2004 all’Officina Move Bar, e nel 2005 nel Cantiere S. Bernardo di Pisa con la personale “Mostra Dimostri”. Nel 2005 vince l’Incontro Internazionale di Pittura promosso dall’ Accademia di Belle Arti di Lecce e quella di Cracovia(P), tenutosi a Otranto. Sempre intorno a questi anni inizia a sperimentare nel campo dei video, e nel Dicembre 2004 viene premiato con il primo posto come miglior video e miglior interprete dal regista Roberto Faenza al Festival Uni-verso Corto. Nello stesso anno vince la menzione speciale al concorso “Io e il tempo” allo Spazio Oberdan di Milano, e infine vince il premio Raccorti D’arte a Pisa nel 2007 al Festival Raccorti. Questo premio lo vince per due edizioni consecutive, anche nel 2008. In tutti questi video racconta in rima la sua visione dell’arte contemporanea. Nel Gennaio 2007 partecipa con una pittura murale e una performance poetica a “City From Below” a cura di Marco Scotini, presso gli stabilimenti Teseco di Pisa.Il primo Aprile 2007 è il giorno dell’ inaugurazione della mostra “Pasca d’aprile” mostra improntata sull’ ironia e sugli inganni del mondo, tenutasi alla Limonaia di Pisa e promossa dalla Provincia di Pisa. Nell’ Ottobre 2007 è uno degli ospiti del Festival della Creatività di Firenze alla Fortezza da Basso dove performa dipingendo dal vivo. In questa occasione viene intervistato da MTV e parla della sua visione di arte contemporanea, l’intervista viene trasmessa un mese dopo nello speciale sul Festival della Creatività. In seguito espone a espone e performa dal vivo a Siviglia (E), Monaco (DE), Lecce, Ferrara, Bologna, Pisa, Firenze, Lucca, Ragusa, Gallipoli, Milano,Livorno, Collepasso (LE), Metaponto (MT), Iglesias(Ca) Benevento. Nel Giugno 2008 gli viene affidata dal Comune di Pisa e da Caparol Italia, la realizzazione sotto le Logge dei Banchi di un murales di trenta metri quadri sul quale dipinge un “ossimoro vivente”, un Dinosauro di circa sei metri. Qui dipinge in maniera catartica lasciandosi ispirare dai racconti della gente di passaggio. Nel Luglio 2008 collabora con i Negrita, realizzando le illustrazioni del nuovo cd Helldorado. Nel Luglio 2009 realizza un murales per il Pac di Livorno, all’interno del Centro Basaglia. Nel mese di Marzo performa dal vivo al Piper Club di Roma durante la presentazione del libro The Clash a cura di ISBN Editore.
Centinaia sono le performance nei migliori locali italiani sin dal 1995, performa dal vivo in compagnia di musicisti quali Negrita, Opa Cupa, Roy Paci, Luci della Centrale Elettrica, Tommaso Novi, Can-D, Filippo Gatti, Gianluigi Intonaci, Francesco del Prete, Fabio di Tanno, oltre a numerosi dj di musica black ed elettronica. Nel Novembre 2009 performa dal vivo al Mei (meeting delle etichette indipendenti) di Faenza nel padiglione principale, dove presenta il suo Audioritratto di Van Gogh illustrazione contro i tagli alla musica, stampa realizzata con Todo Magazine. Nel 2008 inizia la sua collaborazione con Matithyah di Pontedera tenendo dei corsi di pittura ai bambini delle scuole elementari del comune pisano nell’ambito del progetto Giocolarte.Terrà il corso per due anni consecutivi, 2008 e 2009. Nel mese di Ottobre performa al M.A.C.R.O Future di Roma in compagnia di Andrea Mi dj con il quale porta in giro il progetto Beat e Pennelli spettacolo di contaminazione tra musica elettronica e pittura dal vivo. La serata è stata organizzata dall’Associazione Anteprima di Roma. Nel Dicembre 2010 espone a Lecce presso la Biblioteca Provinciale, mostra personale dal titolo “Il cane che si morde la coda” promossa dalla Provincia di Lecce e il Raggio Verde. È inoltre il cantante e fondatore del gruppo reggae Working Vibes Premio Campi 2008. Illustra e ha illustrato per Il Mucchio, Stefano Bettini, Metarock, Todo Magazine, Collettivo Mensa, Merry Autmn, Teake It Easy magazine, Soul Love Records, Arroyo Records.
Elia Marchi si laurea con la professoressa Sandra Lischi presso la Facoltà di Lettere di Filosofia con una tesi sul suo lavoro artistico tesi dal titolo “Unipasca, video-ritratto di Massimo Pasca e le sue esperienze artistiche a Pisa.
Nel mese di Giugno 2011 esporrà a Palazzo delle Esposizioni a Roma nella mostra dedicata a Keith Haring, realizzando un quadro di omaggio all’artista americano.
Si sono interessati alla sua pittura i critici Matteo Lucchetti, Lorenzo Mazza, Antonietta Fulvo, Cristina Olivieri e l’antropologo salentino Maurizio Nocera. Vive e lavora a Pisa, le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
 
 
PITTUSCULTOGRAFICA
di Pasquale Pitardi
Secondo piano, sala circolare C
Dal 28 maggio al 25 settembre


Al più surrealista dei surrealisti il mio pensiero delle “tele e delle pennellate liquefatte” (come non ricordare gli orologi di Dalì). L’obiettivo è staccare la pittura dal suo essere finzione, un falso che non appaga più. Non riconosco nessuna opera bidimensionale, non ho una tematica da seguire ma solo pittura che smonta se stessa per salvare se stessa.

Pasquale Pitardi (Cursi, prov. Lecce, 1953). Autore di pennellate tridimensionali. Diplomato all’Istituto d’Arte di Poggiardo (Lecce). Brevissimo periodo all’ Accademia, poi la migliore scuola: la strada. Dal 1970 al 1986 lunghi nomadismi lo portano da Venezia a Bologna e Torino. Passa gli ultimi 5 anni nello studio di Ugo Nespolo e si licenzia dal Centro Stile Desing della FIAT per tornare al Sud, nell’arte a tempo pieno. Inizia a dipingere nella casa studio di Galatina, dove attualmente vive e lavora, cercando una coordinata da inseguire per la tridimensionalità e approda all’opera pittorica smontata in due anni di ricerca. Le ultime mostre a cui ha partecipato sono: Biennale di Ferrara - Castello degli Estensi; Spoleto - Micromuseo; Firenze - Fortezza dal Basso; Galatina (LE) - Galleria d’Enghien; Lecce - Fuorisalone in strada, Via Trinchese (Benetton); Lecce - Studio collezionisti Aerrekappa; Melpignano (Le) - Mediateca, Ex Convento degli Agostiniani, ex Manifattura Tabacchi. “Il mistero di un’opera pittorica smontata è un’arte che smonta se stessa per salvare se stessa.” Maria Rosaria Cesari.
 
 
THE SHAPE OF MOOD IN THE BARBER SHOP
di Monica Righi
piano primo, sala circolare B
dal 28 maggio al 25 settembre


Baffi. Salvador Dalì. Monica Righi. Un inedito incontro (in un mondo) onirico ed inconsueto dove forme ed elementi cromatici sono dettati da voglie ed urgenze diverse ma non lontane. Caratteristica del repertorio iconografico di entrambi, i baffi si ritrovano insieme per il tempo necessario a questa analogia. Quelli dei sultani e dei re di Monica Righi, di solito lisci, sottili e discreti, bianchi e leggeri sotto i grandi nasi dritti ed affusolati, "scendono" come per magia dai loro proprietari e lontano dai loro sguardi severi e dai loro turbanti si contorcono, si trasformano, si colorano. Sotto l'influenza del maestro si addobbano e si mascherano per una grande festa, svincolati e liberi di accedere ai più svariati ed inediti cromatismi. Pervasi dalle emozioni scatenate dagli aforismi di Dalì scendono dalle loro cornici per danzare insieme, accompagnati da un'aura luminosa che li anima e li rende vivi in un'ala del castello, senza nessuna fretta di tornare al loro bianco rigore una volta ricollocati nella loro dimensione originaria, alla fine di un tempo scaduto con solo il ricordo di un sogno dalle forme e dai colori elettrizzanti e contagiosi.
Sponsor Galleria artigianare Maglie; sponsor tecnici: Ceko metalli, Galatina, Kubico, Galatina; Idea luce Lecce. Si ringrazia inoltre l' associazione Idea Lecce

Monica Righi, ceramicdesigner, artista e creativa nel suo laboratorio interpreta il mondo circostante ed il quotidiano, materializzandolo attraverso forme in ceramica legate ad una personalissima visione del concetto di design. Le forme e le sfumature di colore nascono da disegni ed intuizioni personali, stimolate dall'osservazione di tutto ciò che la natura muove intorno a noi, pienamente soddisfatti entrambi nell'impatto con le geometrie ed i colori della natura fortemente presenti, durante un giro del mondo a vela, nelle isole del Pacifico. Le tecniche originali frutto di anni di ricerca e sperimentazione nel settore ceramico, insieme alla miscelazione del colore con materiali inediti trasforma ogni lavoro in una scultura. Funzionali ma carichi di impatto e personalità i lavori dell'artista spaziano dalle collezioni di bodysculptures a quelle rivolte all'interior design, insieme ad una produzione di art tiles per l'arredamento ed art works dedicati ai collezionisti d'arte, e trovano la loro naturale collocazione nelle nuove esigenze abitative dove il design, recuperata la sua connotazione artistica , diventa sinonimo di eccellenza ed esclusività. Molte le collaborazioni con artisti, designers ed architetti di fama internazionale, tra cui l'architetto Luca Scacchetti per "Leomar" e i fratelli Capasa per "CostumeNational". Suoi lavori sono esposti in show-rooms e gallerie a Roma, Milano, Verona, Napoli, Lecce, Maglie, Ostuni, Otranto, Grottaglie, Taranto, Bari, Panarea e Stromboli, Berlino, Parigi. Sono inoltre presenti presso hotels e resorts in Polinesia Francese e a Dubai e in corners dedicati all'interno di hotel, masserie e resort del Salento.
Molte le mostre e le partecipazioni artistiche con i suoi Art Works in ceramica: via Margutta- Roma , "Shanti mandir" - Assisi, per Casa Telethon dal 98, “Abitare il Tempo” - Verona. "Materiamente" magazzini ex Upim, "Extempora", "Tracce", "Anteprima Biennale", "Percorsi" e "Incontri", a Lecce. "Tournee'" e "Cappotto d'Artista" - Lecce/Bari , "PF10" e "SM-ART Made in Puglia" - Galleria RED03 , Barcellona 2010, "Baby Design"- Lecce, "Art 4 Appetizer" Hotel EOS, Lecce, "SM-ART lab" Salento, "Design che Barba -MAST" Lecce-Fuori Salone Milano , "Artigianato d'eccellenza"-S.Francesco della Scarpa, "LIGHT MOTIV -Palazzo Persone' ", Lecce, "the Sound Of Things"_ Vestas Hotel&resort, "In & Out Of My Bag" - Itinerario Rosa- Palazzo Turrisi / Lecce.
 
DALÌ È QUI
di Raffaela Zizzari
Ingresso castello
dal 28 maggio al 25 settembre


Forma perfetta, simbolo cosmico, strumento di magia, alimento delizioso, l’uovo rappresenta per Dalì l’amore e la speranza. Sulla sua casa a Port Lligat, sul perimetro del Museo Teatro a Figueras, in ogni luogo appartenuto al genio un mega uovo bianco sovrasta imperante l’edificio: superbo, audace, puntato verso il cielo. Dalì da oggi è nel Castello Aragonese a Otranto, e l’uovo simboleggia concretamente che Dalì è qui.

Raffaela Zizzari è nata nel 1974 a Milano. Si è laureata in Architettura all’Università di Firenze, dove esercita la professione di architetto e collabora a vari progetti di ricerca in disegno industriale, pubblicati e in corso di pubblicazione. Architetto e designer, si è occupata per molti anni di architettura, design e marketing, approfondendo soprattutto gli aspetti legati al rapporto tra la cultura del sistema design e le piccole e medie imprese, con particolare riguardo all’innovazione formale e tecnologica e alla comunicazione strategica delle imprese. Svolge attività professionale e disegna prodotti per strutture ricettive e aziende del settore arredo, illuminazione, lapideo e agroalimentare. È direttore artistico di centri per l’arte e varie aziende.

LA MARGHERITA DI DALÌ
di Chupa Chups
dal 28 maggio al 25 settembre



Nella rassegna OltreDalì non poteva mancare un riferimento al mondo dei bambini, partendo dal rapporto tra la caramella più innovativa al mondo e il suo logo, disegnato per l’appunto da Salvador Dalì. Nel ricco programma dei laboratori didattici realizzati nel Castello Aragonese di Otranto i bambini saranno stimolati a realizzare il proprio logo per la caramella dai mille colori e gusti.

Chupa Chups: “quando la genialità diventa mito”
Quella di Chupa Chups è una storia che ha inizio nelle Spagna del 1958, dove Enric Bernat, un produttore di dolci, ha l’idea sorprendente di appoggiare una caramella rotonda su un bastoncino dando vita ad un pratico lollipop. Il nuovo prodotto conquista subito tutti e nel giro di pochi anni diviene un fenomeno. Per un prodotto così speciale era quindi necessario anche un logo speciale ed è così che nel 1969 il grande maestro Salvador Dalì durante un pranzo con Bernat, abbozzò sulla parte esterna di un giornale quella che ancora oggi è la base del marchio: l’inconfondibile margherita gialla al centro della quale venne posizionata la scritta Chupa Chups rossa. Due uomini geniali e creativi, che hanno saputo dare vita, ciascuno nel proprio ambito, a qualcosa di unico, qualcosa che attraversa il tempo e che ne è espressione, immagine di un’epoca, di una visione di un sogno. Il marchio Chupa Chups è dal 2007 proprietà della italiana Perfetti Van Melle.

UN CORTILE DI PAROLE
di Raffaela Zizzari
piano terra, cortile
dal 28 maggio al 25 settembre


La riscoperta di un “non luogo”. Il cortile, inteso come spazio di transito e di distribuzione privo di esperienza emotiva, diventa protagonista del castello grazie ad elementi lapidei che permettono di permanere, dialogare e leggere. L’istallazione è una metafora del progetto architettonico inteso come canale di transizione tra vecchi e nuovi modi di vivere gli spazi all’aperto, ispirando una nuova visione del contesto sociale. Uno spazio vegetale e meditativo pensato per “umanizzare” ambienti urbani ormai saturi, un invito a ricollegare l’individuo all’ambiente che lo circonda, riscoprendo il ruolo sociale dell’architettura; realizzato con materiali naturali e nobili quali la pietra e il verde quasi a sottolineare l’essenza della materia.
Il titolo del progetto è anche un omaggio al romanzo omonimo di Remo Rapino, un romanzo straordinario che narra la storia vera di un uomo semplice che da semianalfabeta, preso da una passione per la lettura, raccogliere libri, li accatasta in un cortile e li mette a disposizione di altre persone semplici fino a realizzare, nel tempo, una biblioteca di oltre 40.000 volumi.
Lo spazio che diventa luogo di aggregazione sociale.

Design di Raffaela Zizzari
Produzione: Pimar, Vivai Giuranna


Pi.Mar., tre generazioni di produttori di pietra si sono succedute nel delicato compito di offrire alla realtà edilizia della propria terra una pietra dalle caratteristiche uniche. Una storia lunga 150 anni, in cui Pi.Mar., è sempre stata garanzia assoluta di qualità, scelta e primato nella lavorazione e nell’impiego di questo materiale. Solo l’esperienza sa portare la pietra leccese a soddisfare al meglio ogni esigenza architettonica. Pimar ne è la prova.
www.pietraleccese.com

Gruppo Giuranna nasce alla fine degli anni ’70 a Parabita ponendosi sul mercato attraverso la proposta di due principali linee di servizi: “Vivai Giuranna”, leader nel settore della florovivaistica, produzione e vendita, e “Verde Giuranna”, specializzata nella progettazione e manutenzione del verde pubblico e privato.
www.vivaigiuranna.com

RESIDENZE ARTISTI AMERICANI
“Otranto Arts Residency” dal 1 al 30 giugno due gruppi di artisti indipendenti saranno ospitati nel Castello. Per quattro giorni gli atelier degli artisti saranno aperti al pubblico per condividere le opere e le impressioni degli artisti.