Poesie e immagini arricchiscono le pagine del libro “SalentoSilente. L’Arte sosta in luoghi storici” pubblicato dall’Officina delle Parole. Il volume che è alla sua seconda edizione è stato realizzato in seguito alla mostra itinerante messa in atto dai curatori della Galleria d’Arte Stomeo che a fine estate hanno realizzato un progetto unico e ambizioso ottenendo un notevole successo. L’evento artistico si basa sul coinvolgimento di vari artisti impegnati nel settore della pittura, della scultura, della fotografia, arti plasmate sapientemente insieme all’uso della parola. Molti poeti infatti hanno stilato dei versi che sono stati accostati alle numerose creazioni esposte in altrettanti luoghi splendidi. Sono state scelte cinque dimore storiche collocate nel territorio salentino: il Palazzo Gualtieri di Castrignano dei Greci, uno dei nove comuni della Grecìa Salentina, è stata la prima tappa caratterizzata dall’eleganza del castello medioevale; segue poi Collepasso, uno dei punti più elevati della provincia, dove il Palazzo Baronale ha fatto da cornice alla mostra proprio dove un tempo, sotto l’egemonia della baronessa Aurora Leuzzi, si svolgeva l’attività politica e culturale del comune; a Minervino poi, nell’entroterra salentino, il convento di San’Antonio di Padova è stata la location della rassegna d’arte fino a raggiungere il castello aragonese di Palmariggi, luogo ricco di fede, leggenda e storia, così chiamato in onore della Madonna che con una palma in mano apparve dinanzi ai turchi, saccheggiatori della Terra d’Otranto. Infine si è allestita la mostra anche nel cuore dell’area grika in quello che un tempo era il convento dei domenicani, a Sternatia. Il volume con la sua vasta gamma di stili, tecniche e tipologie possiede un alto valore artistico che racchiude la valenza dell’evento itinerante apprezzato da molti visitatori e vergato dalle firme che hanno curato l’introduzione del libro come Pompea Vergaro, giornalista e critico d’arte, Simona Manca, assessore alla cultura della Provincia di Lecce, nonché Elisabetta Opasich, coordinatrice editoriale, che ha definito il testo una sintesi della realizzazione di un progetto complesso e motivante. Le 73 opere d’arte raccolte nel libro sono state realizzate da artisti provenienti da tutta Italia presentati in una breve biografia, insieme a quella dei poeti. Molti di loro sono salentini e vantano un curriculum professionale di grande prestigio, fra questi c’è persino un enfant prodige, Giulia Chiriatti, una bambina di soli 10 anni di Martano, già apprezzata a livello nazionale. Insieme a lei c’è Antonio Calabrese, di Nardò, un pittore con un proprio mondo quasi surreale, mentre Antonella Cucinelli, di Brindisi, attraverso la tela intesa come un campo d’azione supera la realtà oggettiva; poi Vanessa Denuccio, di Lecce segue ispirazioni surrealiste e ancora Pina Gorgoni di Cursi, che è stata nominata Ambasciatrice dell’arte del Mediterraneo; Onelia Greco leccese che predilige la delicatezza della carta per creare splendidi origami; Elisa Linciano di Merine, Grazia Maria Peluso di Leverano, Patrizio Quarta di Novoli che con la pietra leccese fa design, Monica Marzano di Cavallino che esprime la sua arte attraverso la letteratura, la poesia ma anche con la danza e tanti altri ancora che meriterebbero molto più di una semplice citazione. Ammirare il volume nonché le opere dei vari artisti e leggere le poesie tra cui alcune in vernacolo è un modo per risvegliare l’essenza dell’arte, dove la poesia si aliena nelle immagini e viceversa.