
Avrò tempo per leggere tutte le riviste accatastate. Inizierò dall’ultima, quella più in alto di tutte. In copertina c’è la serigrafia di un televisore con sullo schermo un punto interrogativo. Prima di scorrere il sommario mi chiederò il perché di tutto il silenzio intorno. Ancora una volta, non mi risponderò. Lascerò fare alle vene e alle nuvole che fuori scorrono aspettando di cadere.
Stefano Zuccalà
