Mercoledì 11 febbraio è di scena all'Ezekiel Pub di Lecce l'elettroska, ska dub, degli Shaken.
Gli Shaken nascono nel 2006 partendo dalla voglia che Eugenio (batteria) ed Enrico (basso) avevano di cimentarsi coi ritmi in levare. Il retaggio che porta alla formazione è, però, più lungo e complesso. Parlare semplicemente dei ritmi in levare, che una volta catturata la preda difficilmente l'abbandonano, è un modo per semplicizzare il tutto. Come accade spesso, tutto nasce da un'amicizia. In questo caso dall'amicizia fra i già citati Eugenio ed Enrico che reduci dall'esperienza con gli Universal Mind, dopo "contrasti" all'interno del gruppo, decidono di seguire le loro idee. Ormai braccati dai ritmi in levare si gettano nel progetto Shaken. I due partono alla ricerca dei componenti per formare il gruppo e trovano subito un ragazzo che si offre come voce e sassofono (Gigi). Non passa molto tempo e i tre trovano anche gli altri due Shaken, necessari al completamento della formazione: Carolina (cantante e tastierista) e Davide (chitarra). Dalla base punk e un po' funk da cui partivano Eugenio ed Enrico nasce, con l'arrivo degli altri tre Shaken, una formazione che porta con sé una serie di influenze, fra le più disparate, che vanno ad unirsi all'energia punk, al ritmo funk, dando, inoltre, quel tocco di ska e reggae che andrà a completare e caratterizzare il sound della band. Un sound frizzante, energico, impegnato (si presti l'orecchio all'ascolto delle parole, parole impegnate, appunto, nel descrivere la realtà che questi ragazzi si trovano a vivere: lavoro nero, guerre, fame...) che, se nella musica, nei suoi ritmi, trova, in un primo momento, il suo aspetto più scanzonato che, spinto dai ritmi ska, spinge a ballare con energia ed allegria, nasconde, in un secondo momento, la forza necessaria delle parole per far riflettere.
Vincitori del concorso "Note di Fuoco", propongono un sound tipicamente ska che, a cavallo fra la fine del 2008 e l'inizio del 2009, causa, forse, nuove influenze musicali, cambia direzione, contaminando il sound ska di derivazione classica, Jamaica, con forti venature reggae e raggamuffin, effettuando una vera e propria operazione di chirurgia "estetica" del suono, estrapolando i ritmi in levare ed inserendoli in un nuovo contesto, più dub, proponendo uno stile che è un viaggio fra le note che accompagnano la voce che, a sua volta, viaggia sulle frequenze della voce "storica" di Meg dei 99 Posse.
Lo ska è alla deriva sull'onda della reminiscenza, elevandosi in vorticose evoluzioni che il clima surreale propone attraverso l'unione di voce e dub, quasi una "new wave" per i ritmi in levare, un elettroska.
Francesco Aprile