
È stato pubblicato il 27 marzo l’album d’esordio di Fabio Mercùri intitolato “Di tutto quello che c’è”. Già attivo nella scena musicale italiana come chitarrista, l’astista salentino ha in passato collaborato con diversi artisti (Francesco Tricarico, Andrea Viti, Luca Gemma, Dave Muldoon), e negli ultimi due anni si è dedicato interamente al suo progetto solista che lo vede debuttare come cantante. “Di tutto quello che c’è”, pubblicato dall’etichetta Novunque e co-prodotto con Paolo Agosta, contiene undici brani che spaziano dalla canzone d’autore al pop trascinandosi dietro echi psichedelici e atmosfere suggestive grazie soprattutto ai testi e agli arrangiamenti curati nei minimi dettagli. L’album verrà anticipato in radio dal singolo “Altitutini”, un brano caratterizzato da un dolce tappeto di suoni e dalle splendide voci di Mercùri e di Georgeanne Kalweit che danno vita così ad un duetto intimo quanto mistico e potente.
I QCK si definiscono Funk/Shake. Si formano nel 2007 con l'idea di mettersi in gioco, creando un sound shekerato, una miscela dai suoni vintage che affonda le proprie radici nella dance '60/'70 e nei "funky" delle colonne sonore del cinema trash caratteristico degli anni '70.
Tutto viene mescolato e disperso. Si parte da un funky e una dance che uniti insieme formano quasi una colonna sonora a sé, un risultato nuovo, ma l'operazione di "smagnetizzazione" del passato non si ferma e continua con l'inserimento di loop e scratch che, sotto la guida di Dj Kosmik, disperdono le radici, le influenze iniziali della loro musica, quasi una forma di decostruzione, componendo, prima, e decomponendo, poi, l'iniziale struttura.