Domenica 3 Luglio Festa Concerto del CD "Scarcagnizzu" Il vento che viene dal Basso di Mino De Santis
Anteprima al Fondo Verri  location estiva ARNESANO via Mater Domini (viale del cimitero)con cena rurale ore 21.30(per i carnivori la brace autogestita non manca) e
ore 23.00 concerto “Scarcagnizzu”vento dal basso ...e
DOMENICA 10 Luglio tutti all'OASI di SAN SiMONE a SANNICOLA ore 21.15 prima nazionale

 Lu Scarcagnizzu – Vento dal Basso
 
Arriva veloce lu “scarcagnizzu” e basso, una folata rapida che muove l'aria, un alito che ti lascia nell'interrogativo: è venuto 'sto vento? non è venuto?
Così sono i testi di questo “cantore contadino” che nulla ha a che fare con i “cantori contadini” che la salentitudine ci ha raccontato in questi anni! Bassi e rapidi i colpi che le parole portano. Ridi e poi ti chiedi... Ascolti e poi consideri! Filosofia? Forse, certo è poesia! Autentico canto!
 
Sarà presentato, in una anteprima acustica, domenica 10 luglio, alle 21.15, nell’Oasi Francescana - San Simone a Sannicola, “Scarcagnizzu - vento dal basso”, disco d’esordio di una voce autoriale unica (e ancora segreta) del nostro Salento: Mino De Santis. Undici canzoni selezionate in una ricchissima produzione, che usano il dialetto per mischiare  senso e umori: la lingua della terra che meglio s’accorda al sentire nella frontalità del ridere e del rammarico. Un’intensa raccolta prodotta dal Fondo Verri, per l’edizione 2011 de I Luoghi d’Allerta. Scrive Marina Greco nella presentazione del disco: «Ha “una storia da raccontare” fatta di tante piccole storie Mino De Santis, cantautore ironico, paroliere salentino armato di chitarra, dallo spigliato genio pungente e sardonico. Oltre alla tormentata vicenda d’un padre annichilito dal desiderio di un maschietto, o quella del moribondo che alfin trapassa, alle poesie messe in musica per la magia della sua terra, il Salento o sua maestà l’ulivo, la voce marcata e profonda si trastulla in più o meno mascherate metafore di pregiudizi e difetti, in un’esilarante “batracomiomachia” dei caratteri salentini, passando con irriverente comicità per l’opportunismo politico, l’emigrazione, la disoccupazione, il menefreghismo, un mix coinvolgente e trascinante in cui “tutto è cultura”». Le note in quarta di copertina sono di Mauro marino che così commenta, la scrittura di De Santis: «Il Salento trova nuove parole, quelle puntute, del graffio autoriale. Anarchiche quanto basta per tener desto l'animo e l'occhio allo sguardo: quello dritto, che mai s'inchina e fa riverenza. Mino De Santis è così, ama il ridere, il soffio e lo spiffero... Ama cantare largo mischiando gli animali alle persone che tutt'uno sono... Natura, soltanto quello. Sentire e poi bruciare, come nell'Inferno di Dante, chi non merita col fuoco della poesia!». Mino De Santis è accompagnato nel cd da Dario Muci, Emanuele Coluccia e Valerio Daniele, che ha anche curato la produzione del suono del lavoro.
La serata di Sannicola è a cura dell'Assessorato alla Cultura in collaborazione con la Polisportiva “M. Fedele”.