La quinta edizione del Festival a cura di Coolclub approda all'Arci Rubik di Guagnano.
Sul palco KiddyCar e Piet Mondrian.
 

Torna il rock itinerante del Sud Est Indipendente, festival a cura di CoolClub, che nel corso delle quattro precedenti edizioni ha ospitato Gogol Bordello, Baustelle, Bugo, Skatalites, Vallanzaska, Verdena, Tre Allegri Ragazzi Morti, Teatro degli Orrori, Calibro 35, Brunori Sas e molti altri gruppi pugliesi. Questa quinta edizione, realizzata grazie al supporto di Unione Europea, Regione Puglia (Assessorato al Mediterraneo) in collaborazione con Parco Torcito, Arci Rubik, Soul Food con il patrocinio dei Comuni di Guagnano, Melendugno e San Cesario di Lecce, vedrà sul palco Valentina Gravili, Lombroso, KiddyCar, Pet Mondrian, Oh Petroleum, One Dimensional Man, Jon Spencer Blues Explosion e Vinicio Capossela.
 

Giovedì 28 e venerdì 29 luglio (ore 22.00 – ingresso 5 euro) doppio appuntamento all’Arci Rubik di Guagnano. Prima serata con Sycamore Age e Kiddycar, che propongono ritmi sofisticati, prodotti con un uso minimo e selettivo dell’elettronica, risultato di un’esplorazione dei suoni propri degli anni ’70 e ’80. Dopo una prima uscita ufficiale con l’EP “Small Things” pubblicato da Minuta Records (Svizzera) e la presentazione dei video dei brani “Your Desert” e “Girogirotondo” (Special Guest  Andrea Chimenti), nel 2007 esce in Italia il primo album della band Forget About (Seahorse Recordings/Goodfellas) che, accolto con grande entusiasmo dalla critica, consente ai Kiddycar di essere subito inseriti all’interno della rubrica “Scommettiamo su” in Home Page di MTV per la durata straordinaria di due settimane. Nel 2009 i Kiddycar firmano un contratto con Rai Trade per la pubblicazione del nuovo album “Sunlit Silence” in uscita a settembre. Dodici canzoni per un viaggio intimo e solenne in cui l’ascoltatore si muove con leggerezza tra la musica e le parole, che evocano dimensioni estatiche e contemplative e sogni, che incantano e si dissolvono. Sycamore Age è un progetto nato a inizio 2010, da Francesco Chimenti, Davide Andreoni e in un secondo momento Giovanni Ferretti, con la produzione di Stefano Santoni (produttore e chitarrista del gruppo Kiddycar). Fino a inizio 2011 il gruppo lavora su un repertorio originale e la realizzazione di un disco omonimo, uscito due mesi fa.


Venerdì 29 luglio seconda serata con Piet Mondrian e Tears of joy. Nel 2006, Michele Baldini e Caterina Polidori, decidono di sperimentare la strada del “complesso musicale”, dando vita ai Piet Mondrian. Il nome scelto richiama all’omonimo pittore olandese del ventesimo secolo. La musica dei Piet Mondrian va da momenti di rock’n’roll più classico e stilizzato a più complesse linee melodiche, il cui cantato, può allo stesso tempo evocare cantautori nostrani quali Battisti, De André o CCCP, fino a sensuali arrangiamenti minimalisti sulle cui corde si insinuano le voci all’ unisono di Baldini e Polidori che possono richiamare sia alcune formazioni e artisti contemporanei che la Chanson francese anni  50 e 60. Del 2008 è l’ autoprodotto e autodistribuito Ep "Ci diamo allo sperimentale?", composto di otto tracce, con il quale il duo fa una quarantina di date in tutta Italia e si procura una positiva attenzione da parte della critica. Con "Misantropicana" la gamma sonora viene ampliata con elementi elettronici ed orchestrazioni, grazie agli arrangiamenti al violino dell’amico e collaboratore Wassilij Kropotkin. Il disco viene registrato al Kasparhouse Studio di Ponte a Egola tra settembre 2009 e gennaio 2010. Le tredici tracce che compongono l’album sono incentrate principalmente sulla contraddizione dell’uomo contemporaneo, sulla crisi, sul dissesto sociale, ambientale ed economico in cui tutti viviamo.