Gli Afterhours tornano nel Salento, sabato 16 marzo presso il Livello 11/8, dopo che il loro "Hai paura del buio?" è stato premiato da una giuria composta da giornalisti come miglior album indipendente prodotto in Italia negli ultimi 20 anni.
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Lecce - Old House Cafè - 0832/300578
Galatina- Tabaccheria Lattarulo
Leuca - Tricase - Presicce - 320/3318599
Gallipoli - Alezio - 328/7470416
Casarano - Hotel Borgoterra - 0833/505416
Casarano - Bar San Paolo - 333/5008024
Galatina - Tabacchi Lattarulo - 0836/563087
Oria - Francavilla F.na - 328/9703631
Manduria -329 8033453
Una lunga storia rock/alternative iniziata nella seconda metà degli anni '80, quando il cantato in inglese sulle note di "My bit boy" e "To win or to destroy" sembrava proiettare la band sulla scia di un sound iniziato anni prima dagli storici Velvet Underground. Poi. I successivi lavori hanno conferito alla band una dimensione, non ancora prossima alla stabilità, ma di rilievo, il cantato in inglese apriva una scrittura pronta ad esplodere - alle sperimentazioni statunitensi del Cut-Up di B. Gysin e W. S. Burroughs inaugurando una stagione live durata oltre vent'anni ed aperta alla storica "distruzione" attraverso il disfacimento del concetto di forma, instaurando - fra le vene - un mix di alternative crossover con un pizzico di anni '70. I riferimenti, in quella seconda metà degli anni '80 erano la scena americana dell'epoca, scena con la quale gli Afterhours hanno avuto uno sviluppo quasi parallelo tessendo dialoghi musicali. I Riferimenti vanno a Dinosaurus Jr, Nirvana, la scena di Los Angeles. Ma strizzano l'occhio ai già citati Velvet Underground, aprendo ai Television, ai Gun Club ecc. Quella di Agnelli sarà appunto una scrittura pronta all'esplosione, sempre in bilico fra il procedere del testo e la sua autodistruzione. Caratteristica che lo proietta al top degli autori e delle live band italiane per quel suo trascendere la forma canzone italiana, che farà dei suoi testi, dagli storici album "Germi" e "Hai paura del buio" fino ad arrivare a "Ballate per piccole iene", una spietata miscela di cinismo e sentimento, ma di un sentire carnale, reale, che ha la durata non dell'immaginario, ma di una vita smunta dal tempo. Il concetto del quotidiano come nuova canzone d'autore elettrico-moderna trova esplicita manifestazione in quel percorso artistico avviato negli anni '80, attualizzando una controforma canzone fra le vie del disfare l'anima.
f. a.