Gianni Simoni alla Libreria Gutenberg di Lecce incontra i suoi lettori per presentare il romanzo
"Commissario domani ucciderò Labruna" Tea editore
Il commissario Miceli, prossimo alla pensione, non aveva più voglia di seccature. Così, quando quell'anonimo - Commissario domani ucciderò Labruna arrivò sulla sua scrivania, la tentazione di prenderlo come uno scherzo fu forte. Ma si sbagliava il commissario Miceli. E adesso c'è lì quel cadavere a gridarglielo in faccia. Non è che l'inizio di una serie apparentemente inarrestabile di delitti. Sì, perché dopo Labruna tocca a Lobianco, e poi a Larossa... Il serial killer dei colori scuote la città di Brescia. Miceli, affiancato dall'amico Petri, ex giudice in pensione, e da un'eccellente squadra d'investigatori, è chiamato a risolvere il caso. Ma il loro peggior nemico è il tempo, che sembra voler giocare a favore del misterioso avversario.
venerdì 28 maggio ore 19.00
interviene il senatore Alberto Maritati
Gianni Simoni, bresciano, vive a Milano dal 1985. Entra in magistratura nel 1967, giudice istruttore a Milano e poi a Brescia dal 1974 al 1985. Si è occupato della maggior parte dei processi di sequestro di persona a scopo di estorsione e di alcuni dei processi "politici" di quegli anni, svolgendo indagini sulle cellule bresciane legate alle BR e a Prima Linea. Nel 1985 si trasferisce alla Procura Generale di Milano, tratta come pubblico ministero alcuni dei principali processi di criminalità organizzata (Wall Street, Count Down) e il processo d'appello per l'omicidio Ambrosoli. Conduce l'inchiesta sulla morte per avvelenamento di Michele Sindona nel carcere di Voghera.
"Commissario domani ucciderò Labruna" Tea editore
Il commissario Miceli, prossimo alla pensione, non aveva più voglia di seccature. Così, quando quell'anonimo - Commissario domani ucciderò Labruna arrivò sulla sua scrivania, la tentazione di prenderlo come uno scherzo fu forte. Ma si sbagliava il commissario Miceli. E adesso c'è lì quel cadavere a gridarglielo in faccia. Non è che l'inizio di una serie apparentemente inarrestabile di delitti. Sì, perché dopo Labruna tocca a Lobianco, e poi a Larossa... Il serial killer dei colori scuote la città di Brescia. Miceli, affiancato dall'amico Petri, ex giudice in pensione, e da un'eccellente squadra d'investigatori, è chiamato a risolvere il caso. Ma il loro peggior nemico è il tempo, che sembra voler giocare a favore del misterioso avversario.
venerdì 28 maggio ore 19.00
interviene il senatore Alberto Maritati
Gianni Simoni, bresciano, vive a Milano dal 1985. Entra in magistratura nel 1967, giudice istruttore a Milano e poi a Brescia dal 1974 al 1985. Si è occupato della maggior parte dei processi di sequestro di persona a scopo di estorsione e di alcuni dei processi "politici" di quegli anni, svolgendo indagini sulle cellule bresciane legate alle BR e a Prima Linea. Nel 1985 si trasferisce alla Procura Generale di Milano, tratta come pubblico ministero alcuni dei principali processi di criminalità organizzata (Wall Street, Count Down) e il processo d'appello per l'omicidio Ambrosoli. Conduce l'inchiesta sulla morte per avvelenamento di Michele Sindona nel carcere di Voghera.