Qui, se mai verrai…
il Salento dei Poeti
un concerto-recital dedicato al Salento e ai suoi poeti
giovedì 1 settembre · 21.00 - 23.00
Teatro Romano, Lecce
Ingresso gratuito
"Qui se mai verrai…, un verso di Vittore Fiore, un invito ed un auspicio per i viaggiatori.
E’ il concerto-recital nell'ambito di Mediterranea 2011 a cura dell'Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Lecce che il Fondo Verri dedica al Salento e alle voci dei suoi poeti.
“Qui se mai verrai…” è soprattutto un audioguida poetica, la proposta di un itinerario, di una visita che guarda il territorio cercando nei luoghi il riverbero della poesia: un Cd ed un libro nato dall’incontro di Piero Rapanà, Simone Giorgino, Angela De Gaetano e gli Adria di Claudio Prima, Maria Mazzotta, Redi Hasa, Emanuele Coluccia, Ovidio Venturoso.
L’opera, introdotta da Antonio Errico, è composta di due sezioni. Una ampiamente rivolta al capoluogo Lecce e l’altra al Salento con versi dedicati ad Acaya, a Roca, a Martano, a Otranto, a Castro, a Poggiardo, a Palmariggi, a Vitigliano, a Cocumola, a Porto Badisco, a S. Maria di Leuca e a Gallipoli. I poeti che costruiscono con i loro versi l’itinerario sono: Vittorio Bodini, Girolamo Comi, Ercole Ugo D’Andrea, Rina Durante, Vittore Fiore, Vittorio Pagano, Claudia Ruggeri, Salvatore Toma, Antonio Verri.
Si può viaggiare attraversando l’immateriale? Incrociare la traiettoria di una voce, di un sussurro? Camminare in punta di piedi su tracce d’inchiostro, osservare non visti il divenire di un rigo tinto di penna?
Si può? Sì, si può!
La scrittura è “cattura del soffio”, matrice che dà corpo e sostanza all’immaterialità. C’è un pensiero, un’idea e poi un movimento di mani, di corpo, di anima, di voce che mette le cose in vita.
C’è una geografia ideale della Terra d’Otranto che i poeti hanno tracciato con i loro versi.
Il territorio, la sua natura. I soffi del vento, il cicaleccio dell’arsura estiva, le solitudini, i clamori della festa, le paure, le lontananze, i rifugi domestici… materia di una lingua che nel Novecento s’è fortificata d’esperienze che hanno valicato il soffoco della provincia e aperto orizzonti inimmaginabili a Lecce e al Salento oggi, inscindibile dal suo portato culturale.
Così appare agli occhi del viaggiatore: una terra fortemente poetica. Ognuno prova stupore se volge lo sguardo. Sente voci. Le molte voci che la poesia accoglie.
E allora, perché non accompagnare la visita in Salento con le parole dei poeti?
Al viaggiatore… “Qui se mai verrai” è l’omaggio a chi ha saputo interpretare la pietra, il vento e il mare, le strade di polvere e i dolori delle malinconie consumate al sole.
La luce col suo accecare, il soffoco e il riparo.
Il Salento insomma, la terra che stai visitando! Che mai potrai sapere nella sua pienezza.
Fugge sempre… sempre cangia, puntuta e scontrosa… Sensi soltanto, nell’allerta, ti chiediamo.
La poesia è accorgersi e dimenticare, sussurro… materia labile.
Confondila con gli occhi! Guarda!" (Mauro Marino)
il Salento dei Poeti
un concerto-recital dedicato al Salento e ai suoi poeti
giovedì 1 settembre · 21.00 - 23.00
Teatro Romano, Lecce
Ingresso gratuito
"Qui se mai verrai…, un verso di Vittore Fiore, un invito ed un auspicio per i viaggiatori.
E’ il concerto-recital nell'ambito di Mediterranea 2011 a cura dell'Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Lecce che il Fondo Verri dedica al Salento e alle voci dei suoi poeti.
“Qui se mai verrai…” è soprattutto un audioguida poetica, la proposta di un itinerario, di una visita che guarda il territorio cercando nei luoghi il riverbero della poesia: un Cd ed un libro nato dall’incontro di Piero Rapanà, Simone Giorgino, Angela De Gaetano e gli Adria di Claudio Prima, Maria Mazzotta, Redi Hasa, Emanuele Coluccia, Ovidio Venturoso.
L’opera, introdotta da Antonio Errico, è composta di due sezioni. Una ampiamente rivolta al capoluogo Lecce e l’altra al Salento con versi dedicati ad Acaya, a Roca, a Martano, a Otranto, a Castro, a Poggiardo, a Palmariggi, a Vitigliano, a Cocumola, a Porto Badisco, a S. Maria di Leuca e a Gallipoli. I poeti che costruiscono con i loro versi l’itinerario sono: Vittorio Bodini, Girolamo Comi, Ercole Ugo D’Andrea, Rina Durante, Vittore Fiore, Vittorio Pagano, Claudia Ruggeri, Salvatore Toma, Antonio Verri.
Si può viaggiare attraversando l’immateriale? Incrociare la traiettoria di una voce, di un sussurro? Camminare in punta di piedi su tracce d’inchiostro, osservare non visti il divenire di un rigo tinto di penna?
Si può? Sì, si può!
La scrittura è “cattura del soffio”, matrice che dà corpo e sostanza all’immaterialità. C’è un pensiero, un’idea e poi un movimento di mani, di corpo, di anima, di voce che mette le cose in vita.
C’è una geografia ideale della Terra d’Otranto che i poeti hanno tracciato con i loro versi.
Il territorio, la sua natura. I soffi del vento, il cicaleccio dell’arsura estiva, le solitudini, i clamori della festa, le paure, le lontananze, i rifugi domestici… materia di una lingua che nel Novecento s’è fortificata d’esperienze che hanno valicato il soffoco della provincia e aperto orizzonti inimmaginabili a Lecce e al Salento oggi, inscindibile dal suo portato culturale.
Così appare agli occhi del viaggiatore: una terra fortemente poetica. Ognuno prova stupore se volge lo sguardo. Sente voci. Le molte voci che la poesia accoglie.
E allora, perché non accompagnare la visita in Salento con le parole dei poeti?
Al viaggiatore… “Qui se mai verrai” è l’omaggio a chi ha saputo interpretare la pietra, il vento e il mare, le strade di polvere e i dolori delle malinconie consumate al sole.
La luce col suo accecare, il soffoco e il riparo.
Il Salento insomma, la terra che stai visitando! Che mai potrai sapere nella sua pienezza.
Fugge sempre… sempre cangia, puntuta e scontrosa… Sensi soltanto, nell’allerta, ti chiediamo.
La poesia è accorgersi e dimenticare, sussurro… materia labile.
Confondila con gli occhi! Guarda!" (Mauro Marino)