
Può sembrare strano, folle, inverosimile eppure è accaduto realmente che qualcuno sia riuscito a concretizzare quella voglia d’evasione che ci coglie nel nostro percorso esistenziale e abbia trovato il coraggio di osare lasciandosi ispirare dalla lettura di “Grazie per aver viaggiato con noi” di Fausto Romano, Lupo Editore. Il libro racconta la storia del dottor Giorgio Severini, medico-chirurgo, classe 1956, originario del Salento, residente a Roma, che nell’aeroporto di Parigi perde la sua adorata valigia rossa e mentre attende speranzoso di ritrovarla vive rocambolesche situazioni che lo inducono ad attuare sorprendenti cambiamenti nella sua vita.
Quella che sto per raccontarvi ora è però una storia vera: Marco Bertocchi fino a qualche mese fa lavorava in banca, in una filiale di Bergamo. Per quindici anni ogni mattina ha raggiunto il suo ufficio dove svolgeva le mansioni da cassiere. La sera, rientrato a casa, conduceva la classica vita da scapolo. Dopo cena erano i social network a fargli compagnia. Ed è proprio tramite una piazza virtuale che il nostro amico banchiere ha modo di venire a conoscenza dell’esordio letterario di Fausto Romano, giovane attore e regista galatinese.
Incuriosito dalla copertina e dalle recensioni che esaltavano il romanzo, Marco decide di acquistarlo. Trascorre così una notte intera a leggere il libro accompagnato da una buona musica. Giunto al termine non può fare a meno di lasciarsi andare in un pianto liberatorio. La lettura di “Grazie per aver viaggiato con noi” non aveva fatto altro che consentire a Marco di riflettere sulla sua vita e accorgersi che non gli piaceva.
“Ho guardato al protagonista del romanzo, il dottor Severini, e ho pensato che anch’io potevo fare come lui. Anch’io potevo salvarmi”.
Marco ora vive a Guadalupe, lavora e vive in un piccolo albergo, gli manca la cucina italiana ma in compenso ha conosciuto donne bellissime.
Ora è contento perché felice di essersi riscoperto vivo.
“Ecco volevo dirvi Grazie, grazie a lei editore e grazie a lei Fausto per aver scritto questa storia piena di tanta speranza e coraggio. Quel coraggio che a me nella vita mi è sempre mancato. È assurdo che un libro mi abbia fatto cambiare rotta. Ma è successo. Grazie per avermi salvato.”
Con queste parole Marco Bertocchi conclude un’emozionante e-mail che ha recentemente inviato a Cosimo Lupo e a Fausto Romano condividendo con loro un’esperienza che gli ha consentito di riscoprire la gioia di vivere.
di Paola Bisconti
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