La magia del Natale rivive nelle pagine de «Lu Puparu», il numero unico a cura del dell’Associazione Culturale Teatrale «Rote Pacce». Torna anche quest'anno, puntuale in occasione della «Mostra del presepe e dei pastori», meglio nota come «Fiera di Santa Lucia», la rivista ideata e creata dal compianto Roberto Monaco, noto «puparo» leccese, e proseguita nel tempo dall'opera instancabile di Oronzino Invitto, che oggi ne è il direttore. Aneddoti, racconti sul Natale di un tempo, poesie e interventi riempiono le pagine del giornale, donando una lettura gradevole, da gustare nei giorni di attesa al Natale. In copertina, in questa XXIX edizione, c'è una riproduzione pittorica con tecnica mista dell’artista Piero Pascali di un presepe realizzato da Giuseppe Pascali, scrittore, giornalista e direttore responsabile di Salentoinlinea.it. Ad aprire il giornale, dopo una nota di Invitto, ci sono i tradizionali saluti del sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone e dell'arcivescovo metropolita di Lecce monsignor Michele Seccia, cui si aggiungono quelli del cantante Al Bano Carrisi. Tra gli altri, il giornale contiene le liriche dei poeti del Cenacolo «Amici di G. De Dominicis» di Cavallino presieduto da Ludovico Malorgio, i contributi di Luigi De Luca, direttore del Polo Biblio Museale di Lecce, dei giornalisti Ludovico Malorgio, Raffaele Polo e dello stesso Giuseppe Pascali e poi di William Fiorentino, noto commediografo, di don Mauro Carlino, parroco di Santa Croce per giungere allo splendido «paginone» realizzato dagli studenti dell’Istituto comprensivo «Ammirato-Falcone» di Lecce coordinati dalla dirigente Simonetta L. Tempesta, ed ancora scritti di Alice Invitto, Antonella Buttazzo, Rosa Mariano, Anna Rita Bergamo e Rita Rucco. «Lu Puparu» è in distribuzione gratuita nel corso della fiera ai Teatini a Lecce. Vale la pena ricordare un po’ di storia de «Lu Puparu»: il giornale nacque ventinove anni fa da una intuizione di Roberto Monaco, anch'egli «puparu» (realizzava le sue statuine interamente a mano, senza l'ausilio di stampi, riproducendo arti, mestieri e momenti della vita quotidiana salentina) con l'intenzione di mantenere viva l'arte del realizzare le statuine del presepe, i «pupi» appunto, intimamente legata alla storia e alla tradizione del Natale a Lecce. I primi numeri avevano una caratteristica particolare: erano stampati in bianco e nero, con un inchiostro seppia su carta avorio che rendeva inconfondibile il giornale. Attualmente è l'unica pubblicazione sul tema del Natale a Lecce e nel titolo vuole essere un ulteriore stimolo alla rivalutazione e alla salvaguardia di questa preziosa arte del realizzare le statuine di terracotta e di cartapesta, che rischia di scomparire. Non è un caso che «Lu Puparu» esca in concomitanza con la «Fiera di Santa Lucia», festa che segna l'inizio ufficiale del Natale a Lecce. Un tempo era usanza portare i bambini in visita alla chiesetta di Santa Lucia, un ipogeo ubicato nei pressi di piazzetta Tito Schipa a Lecce. Dopo la visita, ci si recava nelle vicine bancarelle con i pupari, dove si acquistavano i pupi con cui animare il presepe in famiglia. Quell'ipogeo, privato, negli anni scorsi è stato oggetto di interesse da parte di Oronzino Invitto per una sua riscoperta quale luogo della memoria.
Essenze del Natale di un tempo nella rivista «Lu Puparu»
- Redazione
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