Dopo il successo riscosso dalla Socìetas Raffaello Sanzio con Storia Dell’Africa Contemporanea vol III, fino al 29 novembre dalle 17 alle 20.30 presso l’ex Chiesa di San Francesco della Scarpa a Lecce sarà possibile visitare (ingresso libero) la video installazione del ciclo filmico Tragedia Endogonidia di Romeo Castellucci.

La Tragedia è un’opera unica che si estende nell’arco di tre anni (2001-2004) e che si evolve in differenti stadi -chiamati Episodi- ognuno dei quali fa capo a una città da cui prende il nome (partendo da Cesena, Avignone, Berlino, Bruxelles, Bergen, Parigi, Roma, Strasburgo, Londra, Marsiglia, per concludersi ancora a Cesena)

Il termine "endogonidia" si riferisce a quegli esseri viventi semplici che hanno al proprio interno la compresenza delle gonadi: ciò permette loro di riprodursi senza fine. "Tragedia", al contrario, presuppone sempre una fine e tratta della fine. L’idea di questa Tragedia è quella di un’auto-generazione di idee, figure e concetti originali, organizzati in un ciclo drammatico che riprende il modello della tragedia greca, ma lo riempie di un contenuto rivolto al futuro.


Gli undici films che compongono il Ciclo della Tragedia Endogonidia sono stati realizzati da Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti (eccetto il primo, creato da Romeo Castellucci) con le musiche originali del compositore Scott Gibbons, create in collaborazione con Chiara Guidi.
I filmati percorrono l’intera sequenza degli Episodi, con le loro figure principali e ricorrenti, e colgono l’evoluzione di questa Tragedia che stabilisce un nuovo legame con la città e l’attualità.
Attraverso la proiezione della sequenza degli Episodi si potrà scorrere lo sviluppo del processo di questa Tragedia; sarà possibile assistere allo spettacolo delle figure principali e dorsali che ricorrono sempre; sarà visibile l’intero piano architettonico costruito lungo tutto il progetto; si potrà, infine, intuire il sistema drammatico che la Tragedia Endogonidia ha inaugurato stabilendo un nuovo legame con la città e determinando una nuova economia dell’arte.


Nel 1981 Claudia Castellucci, Romeo Castellucci e Chiara Guidi, fondano con numerosi altri collaboratori, la Socìetas Raffaello Sanzio. Nei primi anni gli artisti condividono l’interesse per il teatro con la pittura, facendo anche alcune mostre. La Socìetas Raffaello Sanzio ha realizzato diversi spettacoli, concepiti e diretti dal regista Romeo Castellucci; ha pensato e attuato un teatro infantile radicalmente legato alla fiaba; ha sperimentato forme di scuola per bambini e per giovani. Dopo i primi spettacoli autografi, tra cui Santa Sofia-Teatro Khmer (1986), l’interesse cade sul ciclo mitico mesopotamico: La discesa di Inanna (1989) e Gilgamesh (1990) e su quello egizio con Iside e Osiride (1991).
In seguito Romeo Castellucci mette in scena l’Amleto. La veemente esteriorità della morte di un mollusco (1992) di Shakespeare; l’Orestea (1995) di Eschilo; il Giulio Cesare (1997) di Shakespeare; il concerto per voci e strumenti sonori Voyage au bout de la nuit (1999) di Louis Ferdinand Celine e Genesi. From the museum of sleep (1999) dello stesso Romeo Castellucci. Nel maggio 2000 ha debuttato Il Combattimento.