La 42a Stagione Lirica della Provincia di Lecce, organizzata dall’Assessorato alla Cultura guidato dalla vicepresidente Simona Manca, dedica il suo suggestivo prologo alla Festa Teatrale per i 150 anni dell’Unità d’Italia in programma sabato 8 gennaio, alle ore 20.45, al Politeama Greco di Lecce. La serata di gala si avvale di illustri contributi artistici.
Tutti i dettagli del programma incentrato sulla Storia d’Italia sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà mercoledì 5 gennaio 2011, alle ore 11, nella Sala Stampa di Palazzo Adorno, a Lecce.
Interverranno Simona Manca, vicepresidente e assessore alla Cultura della Provincia di Lecce, Antonio Cassiano, dirigente del Servizio Attività culturali e museali della Provincia di Lecce, Filippo Zigante, direttore artistico della Stagione Lirica, Edoardo Winspeare, regista della Festa Teatrale, Eraldo Martucci, curatore della parte legata ai canti risorgimentali, e Toni Candeloro, coreografo e danzatore dello spettacolo.
Festa Teatrale: la presentazione di Zigante
Quest’anno, nell’accingermi ad ideare e predisporre il cartellone della Stagione Lirica 2011, non ho potuto fare a meno, data la nota ricorrenza, di fare alcune considerazioni. Prima fra tutte l’osservazione di come il pensiero sia alla base di ogni evento umano – ricordiamo l’influenza che, nel ‘600, ebbero sulla società dell’epoca filosofi quali Bacone e Cartesio – e che ognuno di tali eventi, pur se apparentemente da noi lontano, finisca col coinvolgere inesorabilmente la nostra esistenza. Vi è quindi una concatenazione stretta tra filosofia e storia, tra storia e arte – ogni artista è figlio del suo tempo subendone il condizionamento e, a sua volta, con fenomeno d’osmosi, influenzandolo – tra arte e società. Quest’ultimo concetto risulta ancora più evidente nel mondo contemporaneo nel quale la rapidità dei mezzi d’informazione porta il pensiero e l’arte che ne deriva a stretto contatto con le masse, creando un processo metabolico veloce che in breve consuma e supera linguaggi e stilemi.
Queste riflessioni mi hanno indotto a considerare l’evento occorso 150 anni fa ai nostri Padri come elemento che ha forgiato le nostre menti, ha trasformato radicalmente il nostro sentire. V’immaginate voi oggi cittadini del Regno delle due Sicilie o dello Stato Sabaudo o di quello Pontificio? Avreste qualità di vita o inclinazioni personali, o formazione culturale analoghe a quelle odierne? Non c’è ovviamente risposta a questa domanda, ma è chiaro che l’Unità ha influito in modo determinante su tutti noi. Allora è giusto ricordarla, è giusto celebrarla, e quale occasione migliore ci può essere offerta di quella della stagione lirica, insieme momento di grande associazione e di poliedrico impegno culturale? Ecco quindi germogliare l’idea di una serata che evidenzi il percorso, rivelatosi lungo e di antiche radici, che la nostra Patria ha compiuto per divenire una grande nazione. Ho chiamato accanto a me, per concretizzare quest’idea e tradurla in spettacolo, personalità di spicco della cultura salentina, da Edoardo Winspeare a Toni Candeloro a Eraldo Martucci, affinché mi aiutassero a rendere con suono, parola ed immagine il senso dell’Unità, cogliendolo con la sensibilità della gente del Sud. Con noi il Corpo di Ballo del “Balletto di Puglia”, il Coro Lirico di Lecce diretto da Franco Pareti, l’Orchestra della Fondazione Tito Schipa.
Al mio fianco anche Antonio Cassiano, sensibile organizzatore di una piccola ma significativa mostra che si aprirà nel foyer del Teatro in concomitanza con lo spettacolo.
Ed ancora Francesco Libetta, che ha trascritto alcuni brani risorgimentali affidati alla giovane voce di Rachele Andrioli accompagnata da un gruppo strumentale. A tutti, artisti e tecnici, un grazie per l’impegno che, confido, ci aiuterà a sentirci ancor più, e fortemente, italiani.
Filippo Zigante
Direttore artistico
Festa Teatrale: il cast
Gaetano Bruno (attore)
Marianna Murolo (voce recitante)
Michela Compagnone (Italia-ballerina)
Toni Candeloro (danzatore)
Rachele Andrioli (cantante popolare)
Giorgia Santoro (flauto)
Cosimo Tafuro (clarinetto)
Ludovica Rana (violoncello)
Alessandro Palermo (percussioni)
Giuseppe Mangia (chitarra)
Coro di voci bianche “Cinciallegra”
Balletto di Puglia (Antonietta Buccolieri, Chiara Scardigno, Monica Guida, Federico Politano, Francesco Panebianco, Pierangelo Velletri, Vito Legrottaglie)
Scuola del Balletto di Puglia
Coro Lirico di Lecce
Orchestra Sinfonica “Tito Schipa” Di Lecce
DIRETTORE D’ORCHESTRA:
Filippo Zigante
REGIA E SCRITTURA TESTO:
Edoardo Winspeare
COREOGRAFIE e QUADRI MIMICI:
Toni Candeloro
MAESTRO DEL CORO:
Francesco Pareti
AIUTO REGISTA:
Marianna Murolo
MAESTRO CORO VOCI BIANCHE: Margherita Brindisino
COSTUMI ED ELEMENTI DI SCENA:
Balletto di Puglia
RICERCA SCIENTIFICA:
Eraldo Martucci in collaborazione con il Comitato interdisciplinare “Il Mezzogiorno e la costruzione dello Stato Unitario. I linguaggi risorgimentali per la Nazione”
ARREDAMENTO DEL FOYER DEL POLITEAMA GRECO CON DIPINTI, OGGETTI E LIBRI CHE RICORDANO L’UNITÀ D’ITALIA
a cura di Antonio Cassiano
TRASCRIZIONI E ARRANGIAMENTI CANTI RISORGIMENTALI: Francesco Libetta
Festa Teatrale: il programma
Giacomo Leopardi ALL’ITALIA (Canti - I) 1818
Giuseppe Verdi LA BATTAGLIA DI LEGNANO (sinfonia da) La prima assoluta fu il 27 gennaio 1849, al Teatro Argentina di Roma. Ottenne allora un grande successo, grazie alle forti tinte patriottiche nella trama. Libretto di Salvatore Cammarano.
Virgilio ENEIDE (Incipit III libro)
Plinio il Vecchio NATURALIS HISTORIA (dal III libro) 77 d.c.
Giuseppe Verdi NABUCCO (sinfonia dal) Il titolo originale completo è Nabucodonosor. Composta su libretto di Temistocle Solera, Nabucco fece il suo debutto il 9 marzo 1842 al Teatro alla Scala di Milano. E’ conosciuta come l’opera più risorgimentale di Verdi.
Niccolò Machiavelli IL PRINCIPE (1513)
Giuseppe Verdi O SIGNORE DAL TETTO NATIO (da I Lombardi la prima crociata)
Dante Alighieri LA DIVINA COMMEDIA (dal Purgatorio - CANTO VI) – IL CONVIVIO (trattato IV- cap.IX-10)
Cola di Rienzo PROCLAMA DELLA LIBERTA’ DI ROMA E DELL’ITALIA (agosto 1347)
Giuseppe Verdi PATRIA OPPRESSA Coro dal MACBETH melodramma in quattro atti di GIUSEPPE VERDI su libretto di Francesco Maria Piave da SHAKESPEARE. Prima rappresentazione: Firenze, Teatro della Pergola, 14 marzo 1847 (seconda versione: Parigi, Théâtre Lirique, 19 aprile 1865). Coro di profughi (atto IV - diverso nelle due versioni)
Francesco Petrarca IL CANZONIERE (CXXVIII Canzone) - O NOSTRA ITALIA breve prosa del Petrarca, scritta nel 1353 guardando l’Italia dall’alto del Monginevro nelle Alpi Cozie. In queste righe egli dimentica la triste situazione in cui si trova il “Bel Paese” e ne celebra solo la grandezza.
Giuseppe Verdi I VESPRI SICILIANI Titolo originale: Les vêpres siciliennes. Opera lirica in francese di Giuseppe Verdi. Debuttò all’Opéra di Parigi il 13 giugno 1855. Il libretto è di Eugène Scribe e Charles Duveyrier, ispirato alla vicenda storica dei Vespri siciliani. L’opera è molto nota e viene eseguita frequentemente, specialmente nella sua revisione italiana. Maria Callas coprì il ruolo di Elena nel 1951 alla Scala. Da allora l’opera è entrata nel consueto repertorio.
Giorgio Bassani ITALIA DA SALVARE - SCRITTI CIVILI E BATTAGLIE AMBIENTALI (Ed. Einaudi - 2005)
Citazioni: Tommaso Campanella in una lettera a Galileo Galilei (1592). Francesco Guicciardini in Storia d’Italia (1537)
CREPUSCOLO Musiche Luciano Bellini - Coreografie Toni Candeloro
Gioacchino Murat PROCLAMA DI RIMINI (30 marzo 1815)
Giuseppe Verdi LA PATRIA Inno Nazionale a Ferdinando II - parole di Michele Cucciniello - 1848. (Biblioteca “Giuseppe Pastore” - Lecce)
Ugo Foscolo DELLE ORIGINI E DELL’UFFICIO DELLA LETTERATURA (Orazione sull’importanza della parola - Pavia, 22 gennaio 1809)
“TARANTELLA PUGLIESE”, “IL VENDITORE DI FICHI SECCHI”, “PIZZICA TARANTINA” tratti dalle “Grida de’ venditori di Napoli” dalle Canzoncine Nazionali raccolte da Federico Ricci (Biblioteca Famiglia Romano - Lecce)
Francesco Chiaromonte Inno “AI FRATELLI NAPOLETANI” di L. E. Bardare a beneficio de’ Poveri - 29 Gennajo del 1848. (Biblioteca Famiglia Romano - Lecce)
Giuseppe Tomasi di Lampedusa IL GATTOPARDO (Ed. Feltrinelli - 1958)
IL GATTOPARDO Musiche Nino Rota, Giuseppe Verdi - coreografie Toni Candeloro
Johann Wolfgang Von Goethe, CONOSCI TU IL PAESE DOVE FIORISCONO I LIMONI (Tratto da VIAGGIO IN ITALIA - 1813-1817)
EXCELSIOR Musiche Romualdo Marenco - Coreografie Toni Candeloro da Luigi Manzotti
Giuseppe Verdi VA’ PENSIERO. E’ uno dei cori più noti della storia dell’opera, collocato nella parte terza del Nabucco dove viene cantato dagli Ebrei prigionieri in Babilonia. Il poeta Temistocle Solera scrisse i versi ispirandosi al salmo 137 Super flumina Babylonis. 1842
Goffredo Mameli - Michele Novaro FRATELLI D’ITALIA: (titolo originale Il canto degl’Italiani -1847 - Inno Nazionale della Repubblica Italiana dal 12 ottobre 1946 reso ufficiale il 17 novembre 2005)
A proposito dei tre Canti Risorgimentali:
Documenti musicali: Biblioteca della Famiglia Romano, Lecce, Biblioteca “Giuseppe Pastore”, Lecce.
1)“La Patria”: Inno Nazionale a Ferdinando II
parole di Michele Cucciniello, musica di Giuseppe Verdi
2)“Il 29 Gennajo del 1848”: Inno di L. E. Bardare “Ai Fratelli Napoletani” (A beneficio de' Poveri) di Francesco Chiaramonte
3)“Tarantella Pugliese, Il Venditore di Fichi secchi, Pizzica tarantina” tratti dalle “Grida de’ venditori di Napoli” dalle Canzoncine Nazionali raccolte da Federico Ricci.
Al pari del melodramma grande fortuna hanno in quegli anni anche gli inni patriottici e a Verdi risalirebbe la paternità (ma la questione è controversa) dello spartito “La Patria” (che ha la stessa musica dell’“Ernani“, precisamente del motivo “Si ridesti il Leon di Castiglia”), stampato a Napoli dall’editore Girard nel 1848 e dedicato al re Borbone Ferdinando II.
Sempre all’area partenopea appartengono due brani ritrovati nella biblioteca della Famiglia “Romano” a Lecce anche grazie al lavoro del Comitato interdisciplinare “Il Mezzogiorno e la costruzione dello Stato Unitario. I linguaggi risorgimentali per la Nazione”. Il primo è del compositore di Enna Francesco Chiaromonte, imprigionato durante i moti del 1848, anno in cui scrisse “Il 29 Gennaio del 1848: Inno ai Fratelli Napoletani”. Il secondo - “Tarantella Pugliese, Il Venditore di Fichi secchi, Pizzica tarantina” – è tratto dalle “Grida de’ venditori di Napoli” dalle Canzoncine Nazionali raccolte da Federico Ricci.
Tutti i dettagli del programma incentrato sulla Storia d’Italia sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà mercoledì 5 gennaio 2011, alle ore 11, nella Sala Stampa di Palazzo Adorno, a Lecce.
Interverranno Simona Manca, vicepresidente e assessore alla Cultura della Provincia di Lecce, Antonio Cassiano, dirigente del Servizio Attività culturali e museali della Provincia di Lecce, Filippo Zigante, direttore artistico della Stagione Lirica, Edoardo Winspeare, regista della Festa Teatrale, Eraldo Martucci, curatore della parte legata ai canti risorgimentali, e Toni Candeloro, coreografo e danzatore dello spettacolo.
Festa Teatrale: la presentazione di Zigante
Quest’anno, nell’accingermi ad ideare e predisporre il cartellone della Stagione Lirica 2011, non ho potuto fare a meno, data la nota ricorrenza, di fare alcune considerazioni. Prima fra tutte l’osservazione di come il pensiero sia alla base di ogni evento umano – ricordiamo l’influenza che, nel ‘600, ebbero sulla società dell’epoca filosofi quali Bacone e Cartesio – e che ognuno di tali eventi, pur se apparentemente da noi lontano, finisca col coinvolgere inesorabilmente la nostra esistenza. Vi è quindi una concatenazione stretta tra filosofia e storia, tra storia e arte – ogni artista è figlio del suo tempo subendone il condizionamento e, a sua volta, con fenomeno d’osmosi, influenzandolo – tra arte e società. Quest’ultimo concetto risulta ancora più evidente nel mondo contemporaneo nel quale la rapidità dei mezzi d’informazione porta il pensiero e l’arte che ne deriva a stretto contatto con le masse, creando un processo metabolico veloce che in breve consuma e supera linguaggi e stilemi.
Queste riflessioni mi hanno indotto a considerare l’evento occorso 150 anni fa ai nostri Padri come elemento che ha forgiato le nostre menti, ha trasformato radicalmente il nostro sentire. V’immaginate voi oggi cittadini del Regno delle due Sicilie o dello Stato Sabaudo o di quello Pontificio? Avreste qualità di vita o inclinazioni personali, o formazione culturale analoghe a quelle odierne? Non c’è ovviamente risposta a questa domanda, ma è chiaro che l’Unità ha influito in modo determinante su tutti noi. Allora è giusto ricordarla, è giusto celebrarla, e quale occasione migliore ci può essere offerta di quella della stagione lirica, insieme momento di grande associazione e di poliedrico impegno culturale? Ecco quindi germogliare l’idea di una serata che evidenzi il percorso, rivelatosi lungo e di antiche radici, che la nostra Patria ha compiuto per divenire una grande nazione. Ho chiamato accanto a me, per concretizzare quest’idea e tradurla in spettacolo, personalità di spicco della cultura salentina, da Edoardo Winspeare a Toni Candeloro a Eraldo Martucci, affinché mi aiutassero a rendere con suono, parola ed immagine il senso dell’Unità, cogliendolo con la sensibilità della gente del Sud. Con noi il Corpo di Ballo del “Balletto di Puglia”, il Coro Lirico di Lecce diretto da Franco Pareti, l’Orchestra della Fondazione Tito Schipa.
Al mio fianco anche Antonio Cassiano, sensibile organizzatore di una piccola ma significativa mostra che si aprirà nel foyer del Teatro in concomitanza con lo spettacolo.
Ed ancora Francesco Libetta, che ha trascritto alcuni brani risorgimentali affidati alla giovane voce di Rachele Andrioli accompagnata da un gruppo strumentale. A tutti, artisti e tecnici, un grazie per l’impegno che, confido, ci aiuterà a sentirci ancor più, e fortemente, italiani.
Filippo Zigante
Direttore artistico
Festa Teatrale: il cast
Gaetano Bruno (attore)
Marianna Murolo (voce recitante)
Michela Compagnone (Italia-ballerina)
Toni Candeloro (danzatore)
Rachele Andrioli (cantante popolare)
Giorgia Santoro (flauto)
Cosimo Tafuro (clarinetto)
Ludovica Rana (violoncello)
Alessandro Palermo (percussioni)
Giuseppe Mangia (chitarra)
Coro di voci bianche “Cinciallegra”
Balletto di Puglia (Antonietta Buccolieri, Chiara Scardigno, Monica Guida, Federico Politano, Francesco Panebianco, Pierangelo Velletri, Vito Legrottaglie)
Scuola del Balletto di Puglia
Coro Lirico di Lecce
Orchestra Sinfonica “Tito Schipa” Di Lecce
DIRETTORE D’ORCHESTRA:
Filippo Zigante
REGIA E SCRITTURA TESTO:
Edoardo Winspeare
COREOGRAFIE e QUADRI MIMICI:
Toni Candeloro
MAESTRO DEL CORO:
Francesco Pareti
AIUTO REGISTA:
Marianna Murolo
MAESTRO CORO VOCI BIANCHE: Margherita Brindisino
COSTUMI ED ELEMENTI DI SCENA:
Balletto di Puglia
RICERCA SCIENTIFICA:
Eraldo Martucci in collaborazione con il Comitato interdisciplinare “Il Mezzogiorno e la costruzione dello Stato Unitario. I linguaggi risorgimentali per la Nazione”
ARREDAMENTO DEL FOYER DEL POLITEAMA GRECO CON DIPINTI, OGGETTI E LIBRI CHE RICORDANO L’UNITÀ D’ITALIA
a cura di Antonio Cassiano
TRASCRIZIONI E ARRANGIAMENTI CANTI RISORGIMENTALI: Francesco Libetta
Festa Teatrale: il programma
Giacomo Leopardi ALL’ITALIA (Canti - I) 1818
Giuseppe Verdi LA BATTAGLIA DI LEGNANO (sinfonia da) La prima assoluta fu il 27 gennaio 1849, al Teatro Argentina di Roma. Ottenne allora un grande successo, grazie alle forti tinte patriottiche nella trama. Libretto di Salvatore Cammarano.
Virgilio ENEIDE (Incipit III libro)
Plinio il Vecchio NATURALIS HISTORIA (dal III libro) 77 d.c.
Giuseppe Verdi NABUCCO (sinfonia dal) Il titolo originale completo è Nabucodonosor. Composta su libretto di Temistocle Solera, Nabucco fece il suo debutto il 9 marzo 1842 al Teatro alla Scala di Milano. E’ conosciuta come l’opera più risorgimentale di Verdi.
Niccolò Machiavelli IL PRINCIPE (1513)
Giuseppe Verdi O SIGNORE DAL TETTO NATIO (da I Lombardi la prima crociata)
Dante Alighieri LA DIVINA COMMEDIA (dal Purgatorio - CANTO VI) – IL CONVIVIO (trattato IV- cap.IX-10)
Cola di Rienzo PROCLAMA DELLA LIBERTA’ DI ROMA E DELL’ITALIA (agosto 1347)
Giuseppe Verdi PATRIA OPPRESSA Coro dal MACBETH melodramma in quattro atti di GIUSEPPE VERDI su libretto di Francesco Maria Piave da SHAKESPEARE. Prima rappresentazione: Firenze, Teatro della Pergola, 14 marzo 1847 (seconda versione: Parigi, Théâtre Lirique, 19 aprile 1865). Coro di profughi (atto IV - diverso nelle due versioni)
Francesco Petrarca IL CANZONIERE (CXXVIII Canzone) - O NOSTRA ITALIA breve prosa del Petrarca, scritta nel 1353 guardando l’Italia dall’alto del Monginevro nelle Alpi Cozie. In queste righe egli dimentica la triste situazione in cui si trova il “Bel Paese” e ne celebra solo la grandezza.
Giuseppe Verdi I VESPRI SICILIANI Titolo originale: Les vêpres siciliennes. Opera lirica in francese di Giuseppe Verdi. Debuttò all’Opéra di Parigi il 13 giugno 1855. Il libretto è di Eugène Scribe e Charles Duveyrier, ispirato alla vicenda storica dei Vespri siciliani. L’opera è molto nota e viene eseguita frequentemente, specialmente nella sua revisione italiana. Maria Callas coprì il ruolo di Elena nel 1951 alla Scala. Da allora l’opera è entrata nel consueto repertorio.
Giorgio Bassani ITALIA DA SALVARE - SCRITTI CIVILI E BATTAGLIE AMBIENTALI (Ed. Einaudi - 2005)
Citazioni: Tommaso Campanella in una lettera a Galileo Galilei (1592). Francesco Guicciardini in Storia d’Italia (1537)
CREPUSCOLO Musiche Luciano Bellini - Coreografie Toni Candeloro
Gioacchino Murat PROCLAMA DI RIMINI (30 marzo 1815)
Giuseppe Verdi LA PATRIA Inno Nazionale a Ferdinando II - parole di Michele Cucciniello - 1848. (Biblioteca “Giuseppe Pastore” - Lecce)
Ugo Foscolo DELLE ORIGINI E DELL’UFFICIO DELLA LETTERATURA (Orazione sull’importanza della parola - Pavia, 22 gennaio 1809)
“TARANTELLA PUGLIESE”, “IL VENDITORE DI FICHI SECCHI”, “PIZZICA TARANTINA” tratti dalle “Grida de’ venditori di Napoli” dalle Canzoncine Nazionali raccolte da Federico Ricci (Biblioteca Famiglia Romano - Lecce)
Francesco Chiaromonte Inno “AI FRATELLI NAPOLETANI” di L. E. Bardare a beneficio de’ Poveri - 29 Gennajo del 1848. (Biblioteca Famiglia Romano - Lecce)
Giuseppe Tomasi di Lampedusa IL GATTOPARDO (Ed. Feltrinelli - 1958)
IL GATTOPARDO Musiche Nino Rota, Giuseppe Verdi - coreografie Toni Candeloro
Johann Wolfgang Von Goethe, CONOSCI TU IL PAESE DOVE FIORISCONO I LIMONI (Tratto da VIAGGIO IN ITALIA - 1813-1817)
EXCELSIOR Musiche Romualdo Marenco - Coreografie Toni Candeloro da Luigi Manzotti
Giuseppe Verdi VA’ PENSIERO. E’ uno dei cori più noti della storia dell’opera, collocato nella parte terza del Nabucco dove viene cantato dagli Ebrei prigionieri in Babilonia. Il poeta Temistocle Solera scrisse i versi ispirandosi al salmo 137 Super flumina Babylonis. 1842
Goffredo Mameli - Michele Novaro FRATELLI D’ITALIA: (titolo originale Il canto degl’Italiani -1847 - Inno Nazionale della Repubblica Italiana dal 12 ottobre 1946 reso ufficiale il 17 novembre 2005)
A proposito dei tre Canti Risorgimentali:
Documenti musicali: Biblioteca della Famiglia Romano, Lecce, Biblioteca “Giuseppe Pastore”, Lecce.
1)“La Patria”: Inno Nazionale a Ferdinando II
parole di Michele Cucciniello, musica di Giuseppe Verdi
2)“Il 29 Gennajo del 1848”: Inno di L. E. Bardare “Ai Fratelli Napoletani” (A beneficio de' Poveri) di Francesco Chiaramonte
3)“Tarantella Pugliese, Il Venditore di Fichi secchi, Pizzica tarantina” tratti dalle “Grida de’ venditori di Napoli” dalle Canzoncine Nazionali raccolte da Federico Ricci.
Al pari del melodramma grande fortuna hanno in quegli anni anche gli inni patriottici e a Verdi risalirebbe la paternità (ma la questione è controversa) dello spartito “La Patria” (che ha la stessa musica dell’“Ernani“, precisamente del motivo “Si ridesti il Leon di Castiglia”), stampato a Napoli dall’editore Girard nel 1848 e dedicato al re Borbone Ferdinando II.
Sempre all’area partenopea appartengono due brani ritrovati nella biblioteca della Famiglia “Romano” a Lecce anche grazie al lavoro del Comitato interdisciplinare “Il Mezzogiorno e la costruzione dello Stato Unitario. I linguaggi risorgimentali per la Nazione”. Il primo è del compositore di Enna Francesco Chiaromonte, imprigionato durante i moti del 1848, anno in cui scrisse “Il 29 Gennaio del 1848: Inno ai Fratelli Napoletani”. Il secondo - “Tarantella Pugliese, Il Venditore di Fichi secchi, Pizzica tarantina” – è tratto dalle “Grida de’ venditori di Napoli” dalle Canzoncine Nazionali raccolte da Federico Ricci.