Allestimento tutto nuovo per ACIDO FENICO
a Galatina il debutto di Fabrizio Saccomanno con la solitudine di Carunchio
sabato 8 settembre 2012
Piazza Orsini - Galatina
Dopo aver attraversato in lungo e largo le principali città italiane, sabato 8 settembre alle ore 21.00 arriva in Piazza Orsini a Galatina (INGRESSO GRATUITO) ACIDO FENICO lo spettacolo cult dei Cantieri Teatrali Koreja di Lecce in UN ALLESTIMENTO TUTTO NUOVO che racconta la solitudine di Mimmo Carunchio, camorrista sempre per la regia di Salvatore Tramacere e il testo di Giancarlo de Cataldo, giudice e scrittore tarantino divenuto celebre con Romanzo criminale.
Fabrizio Saccomanno veste ancora una volta i panni di Domenico Carunchio, malavitoso pugliese alle prese col racconto della sua vita: dall’infanzia da sottoproletario, al sacro giuramento da camorrista, sino all’arresto e al rifiuto di sentirsi pentito; piuttosto sconfitto, schiacciato dal destino di portarsi addosso, per sempre, quel suo odore di acido fenico.
Domenico Carunchio è un malavitoso pugliese affiliato alla sacra corona unita, organizzazione criminale mafiosa nata e sviluppata nel Salento alla fine degli anni 70.
Carunchio racconta la sua vita, una vita scandita dai momenti rituali dell'affiliazione molto simili ai momenti di preghiera dell'uomo solo che, davanti a scelte fondamentali della propria esistenza, ha bisogno di rafforzare con la fede alcune scelte. Carunchio ci porta nell'abisso dell'animo umano più degradato e più vuoto, così come la società che gli sta intorno e sceglie di stare dalla parte dei "cattivi", perché sin dall'inizio "non c'è posto per uno come lui nella società". Questa scelta genera la tragedia. Domenico Carunchio è l'eroe tragico di una strana tragedia, quella mafiosa, piena di sfaccettature grottesche, melodrammatiche. Oggi che la convivenza tra politica e mafia è sempre più chiara, un personaggio come Domenico Carunchio ci fa sorridere e riflettere.
testo Giancarlo De Cataldo
progetto e regia Salvatore Tramacere
con Fabrizio Saccomanno
scene e luci Lucio Diana
musiche Felice Russo
cura tecnica Mario Daniele, Angelo Piccinni
organizzazione Laura Scorrano
a Galatina il debutto di Fabrizio Saccomanno con la solitudine di Carunchio
sabato 8 settembre 2012
Piazza Orsini - Galatina
Dopo aver attraversato in lungo e largo le principali città italiane, sabato 8 settembre alle ore 21.00 arriva in Piazza Orsini a Galatina (INGRESSO GRATUITO) ACIDO FENICO lo spettacolo cult dei Cantieri Teatrali Koreja di Lecce in UN ALLESTIMENTO TUTTO NUOVO che racconta la solitudine di Mimmo Carunchio, camorrista sempre per la regia di Salvatore Tramacere e il testo di Giancarlo de Cataldo, giudice e scrittore tarantino divenuto celebre con Romanzo criminale.
Fabrizio Saccomanno veste ancora una volta i panni di Domenico Carunchio, malavitoso pugliese alle prese col racconto della sua vita: dall’infanzia da sottoproletario, al sacro giuramento da camorrista, sino all’arresto e al rifiuto di sentirsi pentito; piuttosto sconfitto, schiacciato dal destino di portarsi addosso, per sempre, quel suo odore di acido fenico.
Domenico Carunchio è un malavitoso pugliese affiliato alla sacra corona unita, organizzazione criminale mafiosa nata e sviluppata nel Salento alla fine degli anni 70.
Carunchio racconta la sua vita, una vita scandita dai momenti rituali dell'affiliazione molto simili ai momenti di preghiera dell'uomo solo che, davanti a scelte fondamentali della propria esistenza, ha bisogno di rafforzare con la fede alcune scelte. Carunchio ci porta nell'abisso dell'animo umano più degradato e più vuoto, così come la società che gli sta intorno e sceglie di stare dalla parte dei "cattivi", perché sin dall'inizio "non c'è posto per uno come lui nella società". Questa scelta genera la tragedia. Domenico Carunchio è l'eroe tragico di una strana tragedia, quella mafiosa, piena di sfaccettature grottesche, melodrammatiche. Oggi che la convivenza tra politica e mafia è sempre più chiara, un personaggio come Domenico Carunchio ci fa sorridere e riflettere.
testo Giancarlo De Cataldo
progetto e regia Salvatore Tramacere
con Fabrizio Saccomanno
scene e luci Lucio Diana
musiche Felice Russo
cura tecnica Mario Daniele, Angelo Piccinni
organizzazione Laura Scorrano