Uno spettacolo per tutta la famiglia per alzare il sipario su «OPS! L’imprevisto diventa spettacolo», la Stagione di prosa 2025 del Teatro Comunale di Galatone, diretta dalla cooperativa Ventinovenove, vincitrice della manifestazione di interesse promossa dal Comune di Galatone, e da Zero Nove Nove in collaborazione con il Comune di Galatone e Puglia Culture e il patrocinio della Provincia di Lecce – Salento d’Amare e di Legacoop Puglia. Venerdì 24 gennaio (ore 20 – ingresso gratuito) va in scena «Cuochi, pentole e fornelli» della cooperativa Ventinovenove, che vede sul palcoscenico Mary Negro, Patrizia Ponzetta e Gabriele Polimeno. È la storia di una regina che ha al suo servizio la miglior chef del regno: le prepara tante prelibatezze, ogni giorno dell’anno una ricetta diversa dall’altra. Ma che succede se la perde? Alla regina non resta che affidarsi all’idea del suo fidato consigliere: indice una gara di cuochi provenienti da tutte le parti del mondo, ognuno con la propria personalità e un asso nella manica. Riusciranno a trovare chi sostituirà l’amata e perduta chef? «Cuochi pentole e fornelli» è un pretesto per narrare il cibo, quello della dieta mediterranea, del mangiare sano oppure no, il tutto condito da esilaranti battute e colpi di scena. L’evento è inserito nel progetto «Salento a Natale tu puoi», organizzato da Carta Bianca e finanziato da Regione Puglia - Puglia Promozione #weareinpuglia. Lunedì 27 (ore 20, ingresso 10 euro, ridotto 8 euro) si celebra la Giornata della Memoria con «Shoah. Frammenti di una ballata» con Fabrizio Saccomanno e Redi Hasa. Si narrano quattro storie di bambini e adolescenti vissuti in Ucraina, Ungheria, Polonia e Italia tra il 1942 e il 1946 per raccontare la Shoah, le leggi razziali, le persecuzioni, le deportazioni. Storie che cercano di restituire, attraverso un continuo dialogo tra le parole dell’autore e protagonista, Fabrizio Saccomanno e le musiche di Redi Hasa, le sensazioni e i pensieri di chi in quel momento non capiva quello che stava vivendo ma provava a dirselo e a dircelo in qualche modo. Uno spettacolo che intreccia racconto storico e sentimenti personali, che narra l’esperienza dei tanti orfani abbandonati a loro stessi dopo la deportazione dei genitori, la vita nel ghetto elemosinando un pezzo di pane e qualche patata, la drammatica esperienza del lager dove arrivavano con i loro giocattoli in mano, il ricordo degli orrori che ha segnato per sempre la loro vita chiusi nel proprio silenzio consapevoli che non ci sono parole per raccontare la Shoah. La direzione artistica della rassegna è affidata a Mary Negro e Gabriele Polimeno (Ventinovenove) e a Giuseppe Bortone (Zero Nove Nove). OPS! propone un calendario di appuntamenti, che si arricchirà nei prossimi mesi, frutto della collaborazione con diverse realtà artistiche e culturali del territorio. Non solo teatro di prosa ma anche musica, letteratura, incontri di formazione, dibattiti, laboratori, mostre ed esposizioni per una programmazione che, oltre alle sale del Teatro Comunale, si estende ad altri luoghi appartenenti alla comunità galatonese, come il giardino e l’atrio del palazzo marchesale e il centro storico e coinvolge un pubblico di tutte le età.