Non si tratta di un saggio sulla storia di Roma ma di una storia di amori e d’amicizia. A raccontarla, con la leggerezza e l’ironia che lo contraddistinguono, è Andrea Baccassino nel suo primo romanzo La Caduta dell’Impero Romano edito da Abac Edizioni. Nel suo esordio da narratore dopo oltre trent’anni di teatro, cinema e cabaret, Baccassino narra una storia ambientata nei primi anni 2000. Gabriele e Pino sono amici fin dalle elementari. Entrambi vivono a Torino: il primo, di origine salentina, in un appartamento con degli studenti fuori corso, il secondo, torinese di famiglia nobile decaduta, in una mansarda a Piazza Vittorio. Alla soglia della laurea, si vogliono bene come fratelli. Un giorno Giusy, una ragazza romana da poco arrivata a Torino, fa il suo rocambolesco ingresso nella vita di Pino e da allora le cose per i due amici non saranno più le stesse. A complicare le cose arriva a Torino anche una vecchia fiamma di Gabriele. In una danza di attrazioni, segreti, gelosie, grandi amori, dolori e antichi rancori, il «quadrilatero» amoroso si allarga sempre più e le storie si intersecano e avvitano su se stesse fino a quando la tensione giunge al culmine e non può fare altro che esplodere. Una storia d’amicizia e d’amore. D’amore e d’amicizia. Di formazione e di ciò che alla fine resta. Siamo a Torino (ma non solo), sono gli inizi del secondo millennio, ma il futuro sembra il passato, un passato che in realtà non è reale, ma fatto di narrazioni fantastiche altomedievali o antico romane. I protagonisti di questa storia hanno diversi nomi ma ce n’è uno che non ne ha. Perché ognuno di loro è tutti e nessuno. E nelle loro vene scorrono i topos della letteratura, da Cyrano e Rossana all’epopea di Gilgamesh, fino a Le affinità elettive. In un linguaggio parolibero che non teme incomprensioni, Andrea Baccassino scrive un romanzo pieno di musica. Perché sembra quasi di sentire, all’apice delle lotte, quel Cuncta stricte discussurus, in un libro che va ascoltato a tutto volume. Con una colonna sonora in cui si avvicendano i Subsonica, Peter Gabriel, Phil Collins, i Pooh ma anche un Baccassino d’antan. Classe 1973, salentino, dopo oltre 25 anni di carriera come cabarettista e musicista, Andrea Baccassino torna al suo primo amore, la scrittura, e tira fuori dal cassetto il suo primo romanzo. In passato ha scritto per il teatro e il cinema e ha pubblicato racconti su giornali e riviste locali e su antologie collettive per Il Poligrafo (Padova), Edizioni dell’Iride (Tricase), Besa (Nardò) e altri. Nel 2002 ha curato la traduzione in dialetto salentino di Le avventure di Pinocchio di Collodi.
Storie di amori dal sapore «antico» con «La Caduta dell’Impero Romano» di Baccassino
- Giuseppe Pascali
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