
Il boato assordante ha raggiunto l’apoteosi al fischio finale dell’arbitro che sanciva il risultato di parità a reti inviolate tra Lecce e Sassuolo. Risultato scontato già dalla vigilia della gara e, non a caso, fischiato nel secondo tempo, quando la partita era ormai un torello d’allenamento in attesa del triplice fischio di chiusura.
Una promozione storica perché è la prima volta che i giallorossi approdano nella massima serie vincendo il campionato di serie B.
Il Lecce, con 75 punti, 20 vittorie, 15 pareggi, 7 sconfitte, 66 reti fatte e 47 subite, ha dimostrato di essere un gruppo eccezionale ed una stagione di transizione si è trasformata in un autentico trionfo.
E’ il presidente della Lega Calcio, Beretta, a consegnare nelle mani di capitan Giacomazzi la coppa della prima classificata, accompagnato dal tripudio incontenibile dei tifosi.
All’allenatore Gigi De Canio sono andate le maggiori ovazioni dello stadio, tanto che, al grido di Gigi Gigi, il tecnico ha fatto un giro di campo da solo. Gran parte del merito è suo per aver lavorato con serietà, trasformando una squadra di giovani e pochi veterani in un gruppo vincente.
Nel dopo partita, De Canio ha confermato la sua permanenza nel Salento perché – scherzando – nessuna società è disposta a pagare una penale per rescindere il contratto con il Lecce.
Un plauso va anche alla società di via Templari che, consegnando le chiavi del Lecce nelle mani di De Canio, ha fatto la scelta più giusta.
La festa giallorossa è continuata fino a tarda ora con i caroselli per le vie della città e nelle piazze principali: piazza Mazzini e piazza Sant’Oronzo.
Ringraziamo Rosati, Marilungo, Corvia, Angelo, Mesbah, il capitano Giacomazzi, Munari, Vives, Di Michele, Fabiano, Defendi, Baclet, Mazzotta, Ferrario, Bertolacci e tutti gli altri per averci regalato un’emozionante promozione in A.
Stefano Bonatesta