Quest'anno il Lecce, contro le grandi, non ci ha mai traditi, non l'ha fatto neanche questa volta. Volevamo vedere una grande reazione e l'abbiamo vista, molto sofferta è vero, ma, comunque, una buona reazione, che ci ha permesso di battere il Napoli nonostante l'inferiorità numerica del secondo tempo, in dieci per ben venti minuti di gara. Poi, ristabilita la parità numerica dopo l'espulsione del bomber Cavani, De Canio ha buttato nella mischia Chevanton per cercare il guizzo vincente. Mossa azzeccata vista la legnata e non il guizzo che l'attaccante ha scagliato al 88' in porta, facendo saltare in aria il Via del Mare per la gioia. Ora che la Sampdoria è dietro di noi, dopo aver perso il derby della lanterna, la salvezza è ancora possibile, tutto dipenderà dai giallorossi nel derby pugliese. Contro il Bari, già retrocesso da alcune giornate, non sarà facile. Gli avversari di sempre ce la metteranno tutta per farci uno sgambetto letale. Spetterà ai gialllorossi non cadere nella trappola del San Nicola di Bari. Giocando come sa, il Lecce può far sua la partita ed ipotecare quasi con certezza la salvezza. Per concludere, i primi verdetti del campionato assegnano il diciottesimo scudetto al Milan, il primo per il tecnico Allegri, e condannano il Brescia alla retrocessione, oltre al Bari. Tornano meritatamente in serie A il Siena e l'Atalanta.              

 

 

 

LECCE - NAPOLI 2-1                                                                        Stefano Bonatesta