Sarà stato il gran caldo di questa lunga estate a metterci lo zampino, ma, comunque, il Lecce visto al Via del Mare ci è parso poca cosa, soprattutto in attacco. Non è che pretendessimo chissà che, però, almeno un po' più di attenzione, di grinta, di mordente nell'approccio alla partita, sì. Non è andata così. L'Udinese, facendo il suo gioco, fatto di fraseggi rapidi sullo stretto, ci ha affondati senza pietà. Purtroppo, qualcosa nei giallorossi non funziona ancora: il possesso palla è discreto, ma gli sbocchi in attacco sono pochi. La squadra è lenta e prevedibile. Qualcuno ha anche commesso degli errori marchiani a dimostrazione che manca ancora la giusta tensione. Unica nota positiva è Giandonato, che ha sfoggiato una buona visione di gioco. Ma il ragazzo è ancora troppo giovane per caricarlo di responsabilità e troppo acerbo per trovare soluzioni di gioco vincenti. Tutti gli altri, da Cuadrato ad Obodo, da Corvia ad Esposito, non ci hanno impressionato favorevolmente. Comunque, i margini di miglioramento ci sono, spetterà all'allenatore far crescere la squadra. Per il resto, la serie A è iniziata nel migliore dei modi: tante reti, prime sorprese e prime discussioni su questo e su quello. Partenze scoppiettanti del Napoli, della Juventus e del Palermo. Molto bene la Lazio, Milan in sordina, Inter da rivedere, male la Roma. Parte male anche il Bologna, prossimo avversario del Lecce al Dall'Ara, sconfitto nettamente dalla Fiorentina. Per i giallorossi non è una buona notizia: non c'è più il tempo per sperimentare nuove soluzioni tattiche, bisogna giocare per vincere.
LECCE - UDINESE 0-2
Stefano Bonatesta