Il Lecce è salvo, manca solo la certezza matematica, ovviamente ci vuole prudenza in questi casi, ma con 36 punti in classifica è quasi impossibile che cinque squadre sotto possano scavalcarlo nelle ultime quattro giornate. Il Lecce affronterà Cagliari, Udinese, Atalanta e Napoli, impegni come sempre non facili, ma immaginare un tracollo giallorosso a questo punto del torneo sa di eccessivo fatalismo. Fa bene mister Gotti a predicare calma, nelle piccole realtà l’entusiasmo si può trasformare facilmente in euforia, spesso controproducente per tutto l’ambiente sportivo. Ma i risultati parlano per il tecnico, 11 punti in 6 partite, Lecce trasformato, entusiasmo alle stelle ovviamente.

Il campionato è agli sgoccioli, l’Inter ha stravinto lo scudetto, il ventesimo della sua storia, mentre la Salernitana retrocede in serie B dopo alcune belle stagioni in serie A. Questi i primi verdetti del torneo, la corsa alle coppe si fa incandescente, così come quella per la salvezza. Sassuolo, Cagliari ed Empoli sono state sconfitte malamente, anche il Verona ha perso, l’Udinese ha strappato un pareggio a Bologna, va bene solo il Frosinone. Il Lecce si prepara alla sfida di Cagliari, i rossoblù sono rinati con mister Ranieri, un veterano del calcio europeo, capace con la sua esperienza di ridare forza e fiducia ad una squadra che sembrava finita. La squadra punta sulla forza del collettivo, ma alcuni elementi sono da tenere d’occhio, come Shomurodov, Prati, Gaetano e Luvumbo.

La sconfitta rimediata dal Cagliari a Genova rischia di trasformare lo scontro diretto con il Lecce in un’autentica battaglia. Un pareggio potrebbe bastare a tutte e due le compagini, ma prevediamo che il Cagliari punterà alla vittoria, mentre il Lecce basso e guardingo di mister Gotti sarà pronto al contropiede. Può succedere di tutto, conta l’atteggiamento delle squadre, in caso di vittoria dei giallorossi e sconfitta dell’Udinese anche per la matematica l’obiettivo sarebbe raggiunto. La partita contro il Monza al “Via del Mare” è finita in parità, una gara molto equilibrata, con qualche tentativo da ambo le parti di sbloccare il risultato.

Il Monza nella ripresa ha mandato in campo gli assi, Djuric e Colpani su tutti, senza sortire effetti degni di nota, poi, quando ormai la partita sembrava concludersi sullo 0-0, nel recupero finale, al 92’, Krstovic al volo manda un bolide all’incrocio dei pali. Esplode lo stadio, è ancora Pierotti a farsi trovare pronto, facendo da sponda al compagno di testa sul lancio di Falcone. Due minuti dopo la doccia fredda del rigore, assegnato per l’ingenuità di Venuti reo di saltare a braccia aperte e trasformato da Pessina al 96’. Pari e patta, con la gioia dei tifosi giallorossi strozzata in gola. Attendiamo la matematica serie A. 

Stefano Bonatesta