Continua la ripresa del Lecce che al “Via del Mare” ha battuto il Monza, compagine lombarda andata in crisi, adesso c’è la forte Lazio da affrontare, guidata bene dall’ex Baroni. A questo punto della stagione un vero banco di prova per i giallorossi che sfidano una big del campionato in casa. Non teniamo conto della partita con la Juve, perché il tecnico Giampaolo era ancora in “rodaggio”. Il francese Guendouzi, Zaccagni, l’intramontabile Pedro, l’emergente Rovella, il portiere Provedel, Isaksen, Castellanos, Noslin, Dia, Tchaouna, una formidabile batteria d’attaccanti, le aquile biancocelesti attraversano un buon momento di forma e si candidano prepotentemente alla corsa per lo scudetto e ad un posto in Champions, quinti in classifica a sei punti dalla vetta.

Contro l’Inter, però, un black out totale nel big match della 16ma giornata, una sconfitta pesante, sei reti incassate che peseranno sul rendimento dei laziali, in cerca di un pronto riscatto in terra salentina. E’ l’anno dell’Atalanta che vola in classifica come non mai, ma sicuramente le sorprese non finiranno qui. Il Lecce con mister Giampaolo ha ripreso quota in campionato, ma attenzione, la classifica è corta e il peggior attacco ed una delle peggiori difese della serie A non sono statisticamente un buon biglietto da visita, diciamolo chiaro e tondo, sono purtroppo ancora da retrocessione.

Non facciamoci prendere da facili entusiasmi, il lavoro da fare è tanto, ma le premesse per fare bene ci sono tutte. Buonissimo, ad esempio, il rientro di Berisha da titolare, con due lanci straordinari ha consentito al Lecce di vincere contro il Monza. Cross dalle retrovie perfetto per Morente, in rete per la prima volta al 3’, poi ancora il lancio preciso per Pierotti, assist per Krstovic e girata in porta al 44’. Nel mezzo un rigore sbagliato dal montenegrino, che avrebbe potuto chiudere il match al 13’, e la clamorosa autorete di Dorgu al 37’. Nella ripresa monologo dei lombardi assolutamente inefficace e ben controllato dai giallorossi, Falcone non ha fatto gli straordinari.

L’impronta dell’allenatore adesso si vede, alcuni calciatori hanno ritrovato motivazioni e forma fisica, è la strada giusta, determinanti saranno i prossimi scontri diretti. Saranno decisive le vittorie, il numero dei successi farà la differenza. A questo punto della stagione la partita con la Lazio si annuncia una sfida chiave per le due compagini.

Stefano Bonatesta