Massimo Pasca, laureato in Conservazione dei Beni Culturali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Pisa, città dove vive e lavora, con una tesi su Pierpaolo Pasolini, dipinge dall'età di tre anni e dichiara di voler tornare ad avere sempre tre anni ogni volta che dipinge.
Come molti artisti, ha fatto del corpo un atto creativo, il gesto, in sé, è arte, portandosi appresso un certo senso, peso, del gestualismo di Pollock.
Massimo Pasca ha fatto questo. Va oltre. Dice - il corpo è il luogo preposto per l'arte, è l'ultimo rifugio dove vive l'inspiegabile - ed è essenziale questa citazione in cui il corpo si fa rifugio, mezzo e fuga da un mondo che a detta di Pasca
Alessandro Mangione, nato a Galatina nel 1982, vive e lavora a San Cassiano, Lecce. Conclude gli studi presso l'Accademia di Belle Arti di Lecce.
Erotismo e pittura che vanno di pari passo nell'arte di Alessandro Mangione. Erotismo che è materia e desiderio che si depositano sulla tela, si intrecciano fra maglie di colori e toni diversi, a volte nascosti da linee, altre volte percorsi da informali evoluzioni di colori per un invito a fermarsi e lasciarsi catturare. Volti, gambe
Si parla di pittura, pittura nel Salento, e facciamo scorrere i nostri occhi, prima, e le nostre vite, poi, attraverso i disegni ed i dipinti di Mariangela Carbotti. Dal chiaroscuro di Michelangelo a tutto ciò che è rinascimento per giungere ad una commistione di generi che va ad intrecciare l'istinto animalesco - si parla di istinto pittorico - alla Francis Bacon con la semplicità di Hugo Pratt e le tenebre chiaroscure alla Dylan Dog.
Dice della sua pittura, della sua
Nato a Sanarica, in provincia di Lecce, nel 1946, inizia a dipingere nel 1963 passando dal neocostruttivismo all'informale per giungere, poi, all'arte figurativa dei segni.
Negli anni '80, l'incontro con Rossana Apicella gli apre le porte della Singlossia, catapultandolo in un percorso di ricerca che, dagli inizi pittorici del '63 ad oggi, lo ha visto scorrere fra la pittura e via via fondersi fra immagine e testo.
In "Otranto. Il luogo delle parole", Il Raggio Verde
Tra gli artisti salentini contemporanei una menzione d’onore la merita Ercole Pignatelli. Il noto artista si distingue per i suoi giochi cromatici vivaci fusi nei paesaggi, a volte surreali, che ricordano i nostri luoghi, così come le sue figure ricordano le donne del sud. L’artista vanta, tra le tante mostre personali e i riconoscimenti vari, una partecipazione alla XXXVlll biennale di Venezia “Natura come immagine” nel 1978. Una sua mostra