A partire da sabato 12 giugno 2010, dopo la conferenza stampa di presentazione delle ore 10.30 e l’inaugurazione delle 19.00 (riservata agli addetti ai lavori, ingresso con invito), la mostra resterà aperta fino al 26 settembre prossimo presso il Castello Aragonese. “La materia e il segno” è un corpo espositivo di 87 opere tra disegni, oli, litografie e ceramiche, che racconta l’ecletticità del genio incontrastato del ‘900. La mostra ripercorre un arco di tempo molto vasto: dal 1904, con l’esposizione della prima incisione mai realizzata dal grande maestro - Il pasto frugale - che fa parte della serie Suite des saltimbanques, per arrivare a una delle sue opere incisorie più famose, la serie della Tauromaquia (1957) e un corpo unico di 38 ceramiche in cui il segno di Picasso è più che mai evidente e riconoscibile. Completano la selezione 8 opere miste realizzate dal 1909 al 1971, tra cui spiccano un disegno a pastello del 1919 "Olga’s left profile" raffigurante la splendida moglie Olga, le celebri incisioni "Saltimbanques" del 1909 e del 1922, il "Baccanale" del 1955 e "Toros en Valauris" incisione su linoleum del 1954.
“La mostra rappresenta per la nostra Amministrazione un altro importante traguardo raggiunto nel produttivo rapporto di collaborazione con la l’A.T.I., per la gestione del Castello Aragonese", dichiara il sindaco Luciano Cariddi. "Un appuntamento questo che qualifica ulteriormente l’offerta culturale e turistica della nostra Città e conferma la bontà della scelta fatta dall’Amministrazione di rivitalizzare un importantissimo monumento cittadino quale contenitore culturale e centro di attrazione per un turismo sempre più esigente. Sono molti gli ospiti che annualmente, giungendo a Otranto, visitano il castello e hanno così l’opportunità di apprezzare proposte certamente di qualità.Quella di quest’anno è una mostra di rilievo che porta ad Otranto per la prima volta le opere di un genio dell’arte del Novecento come Picasso". "Ringrazio quanti hanno reso possibile il concretizzarsi di questa opportunità", conclude il sindaco Cariddi, "e mi auguro potrà contribuire anche ad un ulteriore arricchimento culturale della nostra comunità”.