La prossima sfida diretta contro il Genoa deciderà gran parte della stagione del Lecce, nel bene o nel male. Tornare da Genova con le ossa rotte, significherebbe salvezza compromessa. Difficile recuperare nelle restanti quattro gare il terreno perduto, ma nel calcio, per fortuna, tutto è possibile se la matematica lo consente.
Contro i Viola il Lecce si è lasciato travolgere senza opporre resistenza. Il tridente Chiesa, Ribèry, Cutrone ha dimostrato di essere di una categoria superiore. Il fuoriclasse francese, Ribèry, riesce ancora ad essere un vero trascinatore, nonostante l'età. Il Lecce è apparso stanco e privo di idee in una calda serata al "Via del Mare". I giallorossi giravano al largo dalla porta avversaria, con una manovra fiacca e senza sbocchi in profondità, una "lontana parente" della partita vista a Cagliari.
Giocare ogni quattro giorni, in un campionato concentrato, non è facile per nessuno, figuriamoci per una squadra non attrezzata come il Lecce. A Liverani spetta il compito di gestirla, cercando di mettere in campo la migliore formazione possibile, e di ricaricarla dal punto di vista mentale, per cercare di lottare fino al termine del torneo per la permanenza in serie A. Il tempo stringe e per affrontare al meglio il Genoa bisogna recuperare presto le energie fisiche e mentali. La rete della bandiera di Shakhov è il punto da cui ripartire. Un pronto riscatto del Lecce è auspicabile, con i giallorossi determinati a vincere la partita dell'anno. Lecce-Fiorentina 1-3;
Stefano Bonatesta