di Lino Baldi - Della turba di nipoti e zii avevo avuto contezza in età scolare, ammaliato dai personaggi di Walt Disney, mai figli, sempre nipoti, e zii, come desessualizzati nella discendenza. Paperino aveva i nipoti: Qui, Quo, Qua, ma anche le nipotine Emy, Ely, Evy, queste ultime, però, al seguito dell'eterna fidanzata Paperina. Le femmine con le femmine! Topolino ne aveva due di nipoti, Tip e Tap; Gambadilegno, il lestofante, aveva Pierino e Pieretto; persino Pippo, il semplicione amico di Topolino, pure lui vantava un nipote, uno solo ma geniale, era Gilberto, che si contrapponeva alla goffaggine dello zio. Newton Pitagorico lo era, nipote, di Archimede, l'inventore mutuato dall'«omologo» di Siracusa; in àmbito papero zio Paperone, il riccastro, di tutti era lo zio, in perenne conflitto col nipote, che chiamava nipotastro ricambiato, da questi, con pari suffisso dispregiativo e perciò ziastro. Parenti serpenti, quindi, anche in àmbito cartoon e fumettistico, senza infingimenti. Ma lasciamo i personaggi dell'infanzia (sebbene, lo confesso, qualche numero di Topolino lo leggo tutt'ora) e veniamo ai nostri nipoti. E lasciamo perdere i nipoti rivenienti da un nonno/a, io non lo sono, nonno, e quindi non conosco i reali afflati affettivi riconducibili a questa condizione di parentela. Però sono zio di diversi nipoti e di questo stato posso parlare e parlo. Cos'è il nipote o la nipote per uno zio? Non un figlio, forse un succedaneo, un surrogato, ma questi sostantivi non vanno a depauperare la qualità affettiva. Intanto è figlio/a di un fratello/sorella amato. E ciò dà al nipote, alla nipote, una rendita di posizione, ma poi l'affetto non è incondizionato, come avviene tra genitori e figli, i primi disposti ad amare la loro progenie sempre e comunque, molto spesso acriticamente. Seppur lo zio talvolta è complice del nipote, alla stregua di un Lucignolo, il suo sarà in ogni caso un rapporto criticamente amicale, mi si lasci passare l'ossimoro. In altre parole se il parente non figlio non sarà in grado di essere apprezzato per le sue doti umane e di competenza nella pugna della vita lo zio, al più, si comporterà soltanto come un lèpido interlocutore, scevro da autorevolezza e affatto significante per il nipote. Sì, il cosiddetto richiamo del sangue farà la sua parte ma questi echi ematici si affievoliranno ben presto se il nipote non si accrediterà come persona degna di stima e di benevolenza. Lo zio non è gratis come lo è il padre. Ma, per concludere, se da zio ho delineato la figura del nipote rispetto allo zio ci sarebbe da chiedere cos'è lo zio per il nipote. Ma credo che le condizioni esposte abbiano il crisma della reversibilità.
Nipoti & Nipoti: a chi il Signore non dà figlioli, il diavolo dà nipoti (di anonimo)
- Giuseppe Pascali
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