Il medium è il messaggio. In questo caso la parola assume la doppia valenza di medium e messaggio e la doppia veicolazione. Dalla pagina scritta al supporto audio. Enzo Mansueto, in due parole, "Scassata dentro". La voce, il verbo. La parola come mezzo. La parola come messaggio. Il dire in rapporto con l'ora della società, la porosità della società stessa. Il suo creare e, poi, lasciarsi plasmare. L'incedere dei media nella vita quotidiana, l'uso corretto/scorretto, la vita che assume, sempre più, connotazioni tipiche del mezzo televisivo.
Scassata dentro, Edizioni D'if, è come un passo nella notte nel crepitare delle foglie secche - come ritmo avulso di una notte da
Scritture del terzo millennio. Continua generazione e rigenerazione del verso e della sua portabilità. Il supporto è parte integrante dell'opera. La materia che si fa poesia. Il poetare segreto degli alberi, di una zolla di terra, ora, anche, di un supporto come memoria di massa a sola lettura. Perché è la lettura ad esser sempre il motivo centrale. Il nesso. Filo conduttore dell'armonia delle parole. La poesia come mezzo, supporto, posto ad alimentare
"Sono solo vittima del mio piacere". Recita così, ad un certo punto, la voce di Davide Toffolo (fumettista, cantante/chitarrista, artista visuale) in una strofa di "In amore con tutti" pezzo contenuto nel penultimo album in studio dei Tre allegri ragazzi morti.
Non so se la band di Pordenone sia il termine di paragone adatto, forse non lo è. Ma è la citazione. La frase che Toffolo urla a ricollegarmi come un déjà vu all'ultimo libro di
Da giovedì 11 a domenica 14 marzo i Magazzini Ex Upim di Lecce ospiteranno Balena Mangialibri – Festival di Letteratura e Illustrazione per l’Infanzia.
La manifestazione è organizzata dall’Associazione Fermenti Lattici nell’ambito del progetto regionale “Principi Attivi – Giovani Idee per una Puglia Migliore” nella sua edizione 2009/2010, in collaborazione con UNICEF, Manifatture Knos, Cooperativa CoolClub, Lupo Editore, Farm e Festival
C'è ironia. C'è durezza. L'ironia a volte ha la forza di farsi trasposizione del reale senso della vita, delle sue vicissitudini. Così, accade che l'esistenza di un davanzale - esposto alle intemperie - sia ritmo delle giornate dell'uomo, dell'ostinarsi in una direzione - che De Andrè chiamerebbe "Ostinata e contraria" - in un linguaggio che è autentico e reale, che ha il sapore della modernità, il tempo di una canzone