08 Maggio 2025

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La terza vittoria stagionale, ancora fuori casa, consente al Lecce di incassare tre punti pesanti espugnando il "Franchi" di Firenze. Se il campionato finisse oggi, saremmo tranquillamente salvi a metà classifica. Invece, siamo solamente alla 14ma giornata, per i "fatidici" 40 punti ne mancano ancora 26. Rimaniamo con i piedi per terra, contro il Genoa, nel prossimo scontro diretto, ci si aspetta anche la tanto attesa prima vittoria casalinga. La classifica è comunque molto corta, ciò dimostra che il torneo quest'anno è più equilibrato, una sconfitta o una vittoria e tutto si ribalta. A Firenze, Lecce insolitamente guardingo e rimaneggiato per gli infortuni e la squalifica di Lapadula. I viola sono nettamente più forti e si vede, ma

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Quelli che si aspettavano un comportamento arbitrale più attento se non clemente, a seguito del mancato signorile ricorso per errore tecnico contro la Lazio, cominceranno a chiedersi se n'è valsa veramente la pena. A giudicare dalla rabbia di Sticchi Damiani, esplosa a fine gara con frasi al vetriolo nei riguardi del direttore di gara, si direbbe che le perplessità su equo trattamento siano aumentate. Gli episodi decisivi sfavorevoli si assommano in ogni partita smentendo la politica

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Le sconfitte vanno comunque accettate senza alzare polveroni, creare polemiche, alimentare sospetti, suscitare illusioni. Quando succede però che si concentrano più fattori negativi, soggettivi ed oggettivi, causando una debacle evitabile ed immeritata, la rabbia istintiva rischia di prendere il sopravvento sulla pacata razionalità. Tra le componenti oggettive che hanno influito non poco sull'esito finale, indichiamo la vena ballerina e contraddittoria del fischetto di turno. Un arbitro confuso

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Campo pesante, squadre speculari. In avvio gara senza particolari sussulti fino all'episodio che ha regalato il calcio di rigore al Cagliari. Mano "galeotta", inutile, di La Mantia e penalty trasformato dai rossoblù. Il Lecce prova a scuotersi nonostante il diluvio, nella ripresa il forcing giallorosso è più incisivo, ma alcune scorribande dei sardi mettono in difficoltà la difesa giallorossa, che, complice l'errore di Tabanelli, regala il raddoppio al Cagliari. La partita sembrava finita. Poi

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Partita aperta, piacevole, vivace, tinta di giallo per un rigore non convalidato al Lecce, poi conseguente crollo dei giallorossi e sconfitta eccessiva contro la Lazio all'Olimpico. E' evidente che questa volta ci sono i motivi per recriminare, il rigore da regolamento andava ripetuto, se l'arbitro non ha dato altre letture all'episodio in questione. E' successo al 67', rigore battuto da Babacar, parato dal portiere Strakosha e Lapadula lesto a ribadire in rete sulla respinta. Pareggio

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