Se la matematica concede al Lecce ancora una possibilità di promozione diretta, realisticamente bisogna cominciare a pensare ai play off. A quattro giornate dal termine del campionato, dodici punti sono la posta in palio, sufficienti per una miracolosa rimonta. Nelle due gare casalinghe i giallorossi hanno fatto quello che dovevano fare, domato la Juve Stabia e nel derby affondato il modesto Taranto, ma il Foggia capolista, nella doppia trasferta, non ha perso punti per strada, rimanendo saldo al comando e pronto a non lasciarsi sfuggire questa occasione voluta e cercata da alcuni anni, con un progetto mirato. E' inutile recriminare ora, quello che non si è fatto o si è sbagliato nell'arco della stagione
Per vincere il campionato bisogna giocare bene, sbagliare poco, ottenere risultati positivi ed essere anche un po' fortunati. Se tutte queste componenti insieme ci sono in una squadra, si può tagliare il traguardo per primi. In questa stagione non sempre è andata così al Lecce, che vede il Foggia allontanarsi, fuggire via, in cima alla classifica. I dauni, a più sei punti, vanno come un treno, sono quasi irraggiungibili, consapevoli di non potersi
Quella che sta per concludersi è stata una delle settimane più nere della storia ultracentenaria dell’U.S. Lecce, club capace di unire una provincia, di accogliere oltre diecimila persone sulle gradinate più quelle davanti allo streaming a casa, di far scambiare opinioni e pensare a qualcosa di meno impegnativo nelle eventuali giornatacce di un salentino, nella buona e nella cattiva sorte. Tutto questo stavolta non è successo. Dalla sconfitta per
Lega Pro funestata da fattacci lungo tutta l'estensione della penisola, sospetti di calcioscommesse a Messina, intimidazioni e vili aggressioni ai danni dei calciatori di Ancona, Catanzaro, Taranto e Matera: dal quadro si evince che questa categoria sarà pure considerabile una "Serie B-2" per qualità calcistiche, ma una tanto infima quanto ancora inesistente "Serie Z" per cultura sportiva di certi pseudotifosi. Proviamo così a concentrarci
Mazzeo, Coletti e Deli affondano il Lecce allo "Zaccheria" e si portano a +4 punti in classifica dai giallorossi. Dallo scontro diretto contro il Foggia il Lecce ne esce con le ossa rotte. Non tutto è perduto, ma per sperare ancora nella promozione diretta in B bisogna rialzarsi subito da questo inguardabile black out. A otto giornate dal termine del torneo occorre ritrovare fiducia nei propri mezzi e determinazione, il Lecce deve abbandonare questo atteggiamento