02 Maggio 2025

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1. LECCE Il turismo nel Salento sembra non arrestarsi. Ogni anno milioni di visitatori, provenienti da tutto il mondo, restano ammaliati dalle bellezze che questa terra è in grado di offrire. Secondo i dati registrati dall’ENIT, nel corso del 2016 le presenze sono aumentate del 3,2%. Difatti è proprio il Salento a trainare il turismo dell’intera Puglia. Ma quali sono le dieci mete da non perdere se si viene in vacanza nella terra del sole, del mare e del vento? Al primo posto non poteva che esserci Lecce, da sempre un cult per chiunque voglia immergersi nell’atmosfera barocca.   Se Monet, Van Gogh e Picasso avessero potuto ammirare le sue bellezze, non avrebbero smesso di rappresentarla nei loro capolavori. Una passeggiata lungo

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  Sono sempre più numerosi i siti archeologi nel Salento che, dopo un lungo periodo di scavi per riportarli alla luce e di eventuali lavori di conservazione, sono divenuti dei veri e propri musei diffusi a cielo aperto. Abbiamo già parlato in queste pagine del Parco Archeologico di Giurdignano e di quello di Roca Vecchia. Ora, ci soffermeremo brevemente sul Parco dei Guerrieri a Poggiardo e sul Museo Diffuso Arcaico di Cavallino.   Entrambi meritano una visita

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Partendo dalla splendida e pittoresca piazza Salandra, su cui si affacciano antichi palazzi e dimore storiche di varie epoche, dove spiccano lo stile Barocco e la guglia, vi conduciamo, per una breve visita, a Nardò, l’antica Neretum, secondo centro del Salento dopo il capoluogo. Di origini antichissime (rinvenute testimonianze litiche in alcune grotte: Uluzzu  e Cavallo) tanto da parlare di Paleolitico “Uluzziano”, fu centro messapico, ebbe una fiorente attività in epoca romana (il porto

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Otranto cava di bauxite   La bauxite è un minerale impiegato per la produzione di alluminio. L’estrazione di bauxite iniziò nel 1940 e terminò nel 1976. In questo giacimento ormai dismesso formato da pareti di rocce si è creato un laghetto verde smeraldo, la sua formazione è avvenuta molto probabilmente per via delle infiltrazioni d’acqua provenienti dalle falde presenti nella zona. Il colore dell’acqua crea un contrasto molto affascinante con le pareti

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Quando si sceglie di risalire l’Italia dal Capo di Santa Maria di Leuca attraversando il litorale Jonico il cambio del paesaggio è netto come le sue scogliere che da ripide e scoscese si arrotolano sui cordoni dunali, sui canali e sui bacini che congiungono torri e lidi. Si apre, per almeno 1600 ettari un altro parco naturale regionale: quello del Litorale di Ugento, zona piuttosto singolare, pregevole e di elevato valore storico e naturalistico.   Paesaggi lacustri, sequenze

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