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Sulle strade del Salento: il naufragar m'è dolce
- Stefano Bonatesta
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Sulle ali della tempesta/ vagai per giorni/ funestato dai presagi;/ In balia delle onde,/ il terrore negli occhi,/ scrutai il mare oscuro,/ periglioso, nero e impetuoso,/ il vento assordante/ ululava la mia fine.../ Naufrago mi ritrovai/ come Ulisse/ sull'isola detta dei Conigli,/ nel dolce crepuscolo,/ sfinito.
Lo so… sono un pessimo poeta, ma che ci volete fare, è l'istinto che mi fa volare, sulle ali della poesia, "il naufragar m'è dolce in questo mare". Mi piace leggere, leggo tanto, prosa e versi, preferisco le poesie di Leopardi, Pascoli, Carducci, D’Annunzio, Montale, Ungaretti, Quasimodo, Saba, poesie semplici, evocative, chiare, anche se scritte in passato, alcune più di un secolo fa, in un italiano desueto, un tantino stantio