Le visite al Castello di Acaya saranno gestite dall'Istituto di culture Mediterranee.
Per decisione della Giunta Provinciale sarà l’Istituto di Culture Mediterranee, presieduto dalla professoressa Maria Rosaria De Lumè, a pianificare le visite al castello di Acaya.
Con lo stesso provvedimento l’esecutivo provinciale ha autorizzato questo Istituto a prevedere un biglietto di ingresso di 3 euro, con facilitazione per le visite scolastiche e di gruppi organizzati. Tale servizio, si dovrà svolgere in accordo e nel rispetto delle esigenze che scaturiscono dalla presenza nell’immobile della sede permanente del Forum Mediterraneo per la Pace.
<<La richiesta continua di visite al castello di
Fondata forse dai Tarantini, subì nei secoli l’occupazione dei Greci, Romani e Longobardi, e fu ripetutamente assediata dai Saraceni e dai Turchi che se ne impadronirono l’11 agosto del 1480, abbandonandosi ad un sanguinoso saccheggio. La città prende il nome dal fiumicello Idro (Hydruntum) che sfocia nel porto. Tra i suoi numerosi monumenti spicca soprattutto la Cattedrale, con lo straordinario pavimento a mosaico del secolo XII, dovuto alla geniale fantasia e
Eretto nel 1822 in onore della venuta di Ferdinando di Borbone a Lecce e’ posto nel centro della piazza antistante porta Napoli, e’ fregiato da basso rilievi ed e’ posto su una pedana piantata su un basamento a gradinate.
Noto centro turistico-balneare con strutture ricettive moderne dista da Lecce 41 km. La cittadina di Otranto si affaccia sul mare Adriatico, all’estremità del canale omonimo (Canale d'Otranto) e allo sbocco del breve torrente Idro, dal quale trasse il nome. E’ il centro abitato più orientale d’Italia. Poco più di 5.000 abitanti, nel periodo estivo può ospitare tranquillamente 50.000 turisti.
Otranto è sede arcivescovile
Fondata da Anacleto II, fu donata nel 1133 dal conte Accardo al monastero delle Benedettine. Il prospetto molto semplice ed austero, caratterizzato da una cancellata che apre la porta al monastero, dove vi e’ la statua di S. Benedetto. La sua linearità dell’esterno si contrappone allo sfarzo Barocco, che vi e’ all’interno.